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Omaggio al Genio a Treviso la mostra immersiva dedicata a Leonardo Un percorso espositivo multimediale

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Forse la domanda più frequente che ci si pone uscendo da Da Vinci Experience è cos’altro avrebbe potuto creare Leonardo se avesse avuto a disposizione soltanto una frazione della tecnologia impiegata dai curatori della mostra immersiva che, in questi giorni, gli viene dedicata a Treviso a 500 anni dalla sua morte.

Oppure chiedersi in quale altro modo oggi sarebbe possibile, se non sfruttando ed incrociando le soluzioni offerte dalla potenza del digitale, condensare con altrettanta efficacia in uno spazio di 45 minuti il percorso di un uomo capace di essere pittore, architetto, scultore, ingegnere, poeta e musicista.

Miilioni di pixel, scenografie animate proiettate con definizione estrema, la cristallina perfezione sonora del Dolby Surround, sono comunque strumenti digitali con i quali non è forse scontato riuscire a trasmettere compiutamente un’idea dello scenario “fisico”, oltre che storico e sociale, in cui il genio toscano ha potuto muoversi ed operare.

E non è quindi un caso, se nel realizzare l’Experience si è pensato di affiancare alle meraviglie elettroniche, ed alla virtualità dei viaggi simulati con gli Oculus, la materialità quasi primitiva di macchine leonardesche ricostruite dai rigorosi artigiani umbri di OMPSI in legno, ferro, cuoio e telerie d’ispirazione rinascimentale.

Si può volare con occhi e suoni nella suggestione di un mondo che non c’è, insomma, ma anche toccare i progenitori di strumenti di uso comune – dal cric alla bicicletta, dal cambio di velocità al pistone – riprodotti con la massima fedeltà sulla base di disegni di Leonardo.

Per compiere tutto ciò Crossmedia Group si è servita di un ampio bouquet di professionalità, con l’obiettivo di equilibrare ogni componente del messaggio veicolato dalla Experience. In altri termini, la sfida affrontata è stata quella di evitare di far prevalere nel visitatore l’incanto dell’astrazione digitale rispetto alla collocazione storica dei contenuti nel mondo di oltre cinque secoli fa; o al contrario, di utilizzare linguaggi troppo tradizionali e dunque inadeguati ad intercettare l’attenzione dei millennials.

Com. Stam. Ric. Pubbl.

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