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Operazione Carabinieri Pavia contro organizzazione criminale (Video/Foto)


I Carabinieri della Compagnia di Vigevano (PV) disarticolano un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi e dedita anche alla commissione di gravi delitti quali estorsioni, rapine, incendi, danneggiamenti mediante esplosioni di armi da fuoco ed ordigni artigianali, nonché reati contro il patrimonio e spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli appartenenti all’associazione, tutti italiani ben radicati sul territorio lomellino, negli ultimi anni non hanno esitato ad armarsi con l’intento di trasformarsi da giovani malavitosi a boss di spessore, tentando di ottenere il pieno controllo del territorio sulla città di Vigevano  e della Lomellina.

Diversi incendi, danneggiamenti, atti intimidatori con l’uso di armi da fuoco, estorsioni ed attentati dinamitardi sono stati attribuiti all’azione del gruppo criminale.

Non hanno esitato ad esaltare il loro programma criminale anche con un video musicale “rap” postato sul web.

Si vantavano dei loro misfatti con le amanti e con i figli che spesso conducevano sui luoghi dei reati per ostentare il loro operato ai fini di indottrinamento.

Il 7 luglio, i militari del Comando Provinciale di Pavia, nelle province di Pavia e Milano a conclusione di un’articolata attività d’indagine condotta dalla Compagnia Carabinieri di Vigevano (PV), coordinata dal Dott. Mario VENDITTI e diretta dai PM Mario ANDRIGO e Roberto VALLI della Procura della Repubblica di Pavia, hanno eseguito una misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Pavia, nei confronti di 24 soggetti (indagandone in stato di libertà, nell’ambito dello stesso procedimento altri 56), resisi responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi e alla commissione di altri gravi delitti come estorsioni, incendi, attentati dinamitardi, rapine e altri reati contro il patrimonio in genere (associazione per delinquere art. 416 commi 1, 2, 3, 4 e 5  c.p.  finalizzata al traffico di armi  artt.  2, 4 e 7 l. 02.10.1967 n. 895 ed alla commissione di altri gravi delitti quali estorsione, incendio doloso,  rapina, furti, truffa e ricettazione (artt. 629, 423, 628, 624, 625, 640 e 648c.p.).

Si tratta a tutti gli effetti di un modello delinquenziale che ha adottato metodologie riconducibili a quelle peculiari delle consorterie utilizzate nelle terre di origine che ha tentato di assumere il pieno controllo della città ducale, grazie ad una marcata penetrazione nel tessuto sociale e commerciale e con aderenze in alcuni settori della pubblica amministrazione che ne hanno amplificato la pericolosità.

Dal GIP di Pavia, i componenti, sono stati considerati concretamente e notevolmente pericolosi, trattandosi di soggetti che hanno agito all’interno di un contesto organizzato, con ampia disponibilità di armi e che hanno dimostrato di aver fatto della commissione di delitti un’abitudine di vita. A testimoniare la notevole pericolosità dell’associazione v’è l’elevato numero di armi di cui il gruppo ha avuto la disponibilità, precisamente non meno di ventisette armi da fuoco, talune delle quali clandestine e talune provento di furto. Un vero e proprio arsenale composto anche da armi di notevole capacità offensiva.

Nel corso dell’attività di indagine sono state contestate:

  • la costituzione di una associazione a delinquere;
  • 14 episodi fra detenzioni/porto/cessioni illegali armi;
  • 5 estorsioni;
  • 21 incendi di cui 4 commessi a fini estorsivi, 14 per danneggiamento, 3 per perpetrare truffe in danno di compagnie assicurative;
  • 6 danneggiamenti di cui 3 a fini estorsivi;
  • 14 furti ai danni di abitazioni ed esercizi commerciali;
  • 3 tentativi di rapine ai danni di attività commerciali;
  • numerose truffe in danno di compagnie assicurative mediante falsi incidenti;
  • numerosissime condotte di spaccio di stupefacenti;
  • altri numerosi crimini in fase di riscontro.

 

L’operazione, in fase di riscontro, ha già consentito l’arresto in flagranza di reato di 13 persone e la denuncia in stato di libertà di altre 3, il recupero di 9 pistole, 1 fucile semiautomatico, 1 fucile “a canne mozze”, 1 fucile a pompa, 4 carabine con sistemi di precisione ottici (armi sequestrate, sia corte che lunghe, con matricola abrasa o provento di furto), 1 penna/pistola, una bomba artigianale, migliaia di cartucce e proiettili, nonché passamontagna e maschere per compiere rapine. La stessa attività ha inoltre consentito complessivamente il sequestro di oltre 2 chilogrammi di marijuana e di 500 grammi di cocaina pura, nonché il sequestro di denaro in contante.

Durante le operazioni di cattura e perquisizione, svoltesi durante la nottata, sono state inoltre rinvenute e sequestrate:

  • 20 piante di marjuana;
  • 60 dosi di cocaina (oltre 37gr)
  • 300 gr di marjuana;
  • 150 gr. di hashish;
  • 2 targhe di autovettura provento di furto;
  • 000 Euro in contanti di illecita provenienza;
  • 6 banconote da 50 Euro false;
  • una pistola calibro 7,65 mm con matricola abrasa;
  • un fucile “a pompa” ed un fucile semiautomatico, entrambi con matricola abrasa;
  • 4 pistole e n.4 fucili che, sebbene denunciati come detenuti presso l’abitazione del padre di uno degli arrestati, erano presso la casa di quest’ultimo.

Gli arrestati sono stati associati presso i carceri di Pavia, Vigevano, Voghera e Milano San Vittore.

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