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Parigi, sette attentati: 127 morti e 192 feriti. Hollande dichiara lo stato d’emergenza

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127 morti e 192 feriti, di cui ottanta in gravi condizioni, in sette attentati, è il bilancio di una serata di fuoco a Parigi, con sparatorie ed esplosioni di kamikaze, dove sono stati colpiti un teatro, lo stadio e altri luoghi della città. Il presidente francese François Hollande ha dichiarato lo stato d’emergenza e il governo ha decretato il piano Alpha Rouge (Alfa rosso), si tratta di un livello dall’allerta mai utilizzato prima e che corrisponde al livello “attentati multipli”. Sono state chiuse le frontiere: “dobbiamo difenderci” ha dichiarato Hollande in diretta tv parlando ai francesi. Deserte le strade della capitale francese, blindate dalla polizia, l’invito delle autorità è di restare a casa o di non muoversi da locali o ristoranti, mentre negli ospedali si sta cercando di liberare i posti letto. Colpi di kalashinikov, nel X arrondissement, in una brasserie nel quartiere dei ristoranti kosher. Qui i morti sono stati dieci. Quindi i terroristi si sono recati verso l’XI e il XII arrondissement, vicino alla redazione di Charlie Hebdo, già insanguinata dagli attentati del 7 gennaio scorso. Un altro attentato è stato compiuto nella sala concerti Bataclan, dove si è registrato il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano ‘Eagles of death metal’: qui i terroristi hanno sparato sul pubblico uccidendo circa cento persone: una ad una, sotto il grido di “Allah è grande”, raccontano in lacrime i testimoni. A Saint – Denis, allo Stade de France, si sono verificate tre esplosioni: 50.000 i presenti per l’amichevole Francia –Germania. Tra chi è riuscito a uscire, c’è anche chi è stato bloccato dalla polizia sino alla fine della gara, mentre i giocatori si sono fermati e immediatamente il presidente Hollande è stato evacuato. Sono due i kamikaze entrati in azione, almeno trenta morti in una brasserie e altri due siti adiacenti allo stadio. Sono molti i feriti. Spari a Beaumarchais e in altre due vie. Gli otto attentatori sono tutti morti: sei si sono fatti esplodere, come ha riferito la polizia. A poche ore di distanza dagli attentati è giunta la rivendicazione dello Stato islamico: “Ricordate, ricordate il 14 novembre. Non dimenticheranno questo giorno, come gli americani l’11 settembre. La Francia manda i suoi aerei ogni giorno in Siria, bombardando bambini e anziani, oggi beve dallo stesso calice”. Lo ha affermato il canale Dabiq France, come riferito su Twitter da Rita Katz, direttore di Site, sito che monitora i gruppi jihadisti. Attentati quelli di ieri sera che si aggiungono ad un anno drammatico per la Francia, che è stato segnato dalla strage di Charlie Hebdo, dove sono morte 12 persone nella redazione del giornale satirico, seguito da attentati due giorni dopo: il primo a Dammartin en Goele, in cui le teste di cuoio hanno ucciso i fratelli Said e Chérif Kouachi, i due franco-algerini autori della strage di Charlie, mentre in un supermercato kosher a Parigi, il complice dei due fratelli – Amedy Coulibaly – ha ucciso quattro persone prima di essere eliminato, poi altri cinque attentati sventati con l’annuncio dell’arresto di Sid Ahmed Ghlam, uno studente parigino sospettato di un imminente attentato in una chiesa della banlieue parigina. A febbraio ancora un allarme: tre militari di servizio al sito della comunità ebraica di Nizza sono stati aggrediti con un coltello dal francese di origine africana Moussa Coulibaly. A giugno la decapitazione di un imprenditore nella banlieue di Lione compiuto ad opera di un uomo di origini arabe. Ad agosto l’episodio del tgv, dove un marocchino ha aperto il fuoco su un treno, fermato da tre americani che sono riusciti così ad evitare una strage.
di Serena Marotta

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