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Piano Casa Palermo: il mistero si infittisce, Esiste o non Esiste?

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lo Sportello Casa del Cittadino il Sindacato inquilini ANIA, l’Associazione Proprietari “Casa Mia” e il Sindacato Agenti Immobiliari FIMAA Palermo chiedono conferme al Sindaco. La Città crolla ed il Comune invia lettere dal tono terroristico

E‘ notizia di questi giorni dell’invio da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune di Palermo ai cittadini del quartiere di Boccadifalco di una lettera che, con toni quantomeno allarmanti, dichiara la necessità di adottare modelli di comportamento che possano fare diminuire drasticamente il rischio per la loro incolumità visto che hanno le loro abitazioni addossate al costone che sovrasta l’intero quartiere.

L’ANIA, l’Ass. CASA MIA e la FIMAA Palermo si chiedono da cosa nasce questo rigurgito di attenzione verso quei cittadini che precedentemente erano stati  autorizzati, dallo stesso Comune, a costruire o sanare le loro abitazioni in quei luoghi.

Dal 2010 il Comune di Palermo ha adottato il “Piano Casa” per uno sviluppo “ecosostenibile e per  limitare il consumo di un territorio già fortemente cementificato.

Da allora oltre ai proclami che hanno accompagnato la lodevole iniziativa poco si è fatto concretamente.

La ristrutturazione, per una fruizione positiva e orientata verso lo sviluppo turistico, del Centro Storico è rimasta quasi lettera morta se consideriamo quelle poche e lodevoli iniziative dei privati cittadini che con grandi sacrifici e notevoli costi, sia tecnici che principalmente burocratici e fiscali, hanno ristrutturato gli edifici abbandonati da anni ed in mano all’incuria ed all’illegalità.

Oggi scopriamo che un intero quartiere è a rischio alluvione, frana e crollo. Ma quando sono state accettate le domande si sanatoria o concesso le autorizzazioni ad edificare nessuno si accorse che l’intero quartiere si trova sotto un enorme costone di roccia ?

 

Ci chiediamo se allora faceva comodo incassare l’oblazione e gli oneri concessori e  quindi il pericolo era inesistente? Ci auguriamo che il nostro cattivo pensiero sia confutato dai fatti ma non possiamo non pensarlo, pensiero fatto da tutti i cittadini palermitani nel momento stesso venivano a conoscenza dai mass-media nazionali e locali dell’invio della famosa lettera.

Il Centro Storico certifica diversi crolli negli ultimi anni ed a fronte di ciò il Comune, oltre che a transennare la zona e denunciare per incuria i proprietari cosa ha fatto?

Il Piano Casa potrebbe essere un’importante strumento per il recupero e la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Centro Storico e dell’intera Città.

Siamo nell’anno del Signore 2018, la Città sta inesorabilmente cambiando; gli stili di vita stanno evolvendosi verso un nuovo concetto di abitabilità. Le grandi Città Italiane ed Europee hanno fatto proprio il nuovo concetto di vivibilità investendo moltissimo nella riqualificazione di interi quartieri ma Palermo cosa sta facendo?

E’ stato realizzato il Tram ma certamente solo questo non certifica il nuovo concetto di crescita sociale e vivibilità della Città, anzi si rischia di aver dato vita all’ennesima “cattedrale nel deserto” se assieme al Tram non si progetti una vera trasformazione urbanistica della Città.

L’Ania, Casa Mia e Fimaa Palermo chiedono al Sindaco ed all’Assessore competente per materia una concreta progettazione della crescita e del risanamento della città  e danno la loro disponibilità a collaborare per il bene di Palermo  e dei Palermitani.

Le OO.SS.

ANIA, Andrea Monteleone

CASA MIA, Cetty Moscatt

FIMAA Palermo, Angelo Virga

Com. Stam.

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