Protesta dei Vigili Urbani:“Chiediamo maggiore sicurezza durante le ore di servizio”

Ieri i Vigili Urbani di Palermo hanno incrociato le braccia fino alle 17, per partecipare all’assemblea indetta dalle rappresentanze di tutti i sindacati.
I motivi di questa protesta sono principalmente da ricondurre all’aggressione avvenuta qualche giorno fa a due agenti, da parte dei commercianti abusivi di via Perez.
La richiesta principale di tutti i sindacati è quella di una maggiore tutela nei confronti dei vigili urbani, nella lotta alla movida e al commercio abusivo.
“Queste ultime aggressioni sono solo l’apice di un numero infinito – dichiara il Dirigente della Cisl Francesco Parisi – e noi chiediamo a chiare lettere che l’amministrazione comunale si prodighi in tal senso, per formare gli operatori con dei corsi per la prevenzione di altri episodi violenti”.
Si muove su due fronti, invece la richiesta di
Marcello terzo, segretario provinciale della Cub che, oltre alla messa in sicurezza dei vigili, chiede “che questa amministrazione comunale dia una svolta alla città, con l’istituzione di una vera politica economica. Molte volte questi ambulanti per ottenere una licenza devono barcamenarsi nelle voragini della burocrazia, e i tempi sono molto lunghi; poi chiaramente il delinquente va represso, ma bisogna fare il possibile affinché questi episodi si riducano, a partire da un nuovo piano economico.”
Salvo Sampino, segretario Uil ha fatto, infine, chiarezza sul fulcro dell’incontro: “uno dei due colleghi aggrediti in via Perez ha subito delle gravissime lesioni che dovrà pagare di tasca sua, perché il Governo Monti a noi ha tolto l’equo indennizzo per causa di servizio. Si tratta di un lavoratore part time, guadagna 800 euro al mese dai quali è costretto a prendere una somma per riparare al danno fisico subito durante le ore di servizio. Per questo chiederemo tempestivamente prima un incontro al Sindaco e al Comandante, e successivamente al Prefetto.
Se non otterremo le giuste misure di sicurezza, d’ora in poi ci rifiuteremo di far parte di questa determinata tipologia di servizio.”