Sabrina Figuccia (Udc): no ai correttivi. Il consiglio comunale non venga esautorato

Ancora una volta, come già accaduto in passato per importanti atti, anche oggi il testo relativo alle misure correttive 2015/2016 del Comune di Palermo, arriva in aula con tempi assolutamente inaccettabili.

Ad affermarlo Sabrina Figuccia, consigliere comunale Udc, che prosegue:” in questo modo non solo non è stato dato al Consiglio comunale e alle commissioni il tempo per analizzare e studiare un testo estremamente complesso, che sarà posto al vaglio della Corte dei Conti, con il rischio che questo organo superiore possa persino dichiarare il dissesto del Comune di Palermo. Ma a questo si aggiungono le tantissime inesattezze presenti nel testo, redatto in maniera forse troppo approssimativa. Voglio ricordare a questa amministrazione che da questo testo dipende il futuro della nostra città. Si tratta infatti di determinazioni che comporteranno conseguenze sul piano contabile, influendo per esempio sul personale, così come pure sulle partecipate e pertanto sull’intera cittadinanza. Personalmente in commissione ho espresso parere negativo nel merito e nel metodo e comprendo perfettamente la difficoltà della V commissione che non è riuscita ad esprimersi viste le tempistiche. Per quanto riguarda la votazione in aula non posso che dichiarare la mia totale presa di distanza e lo farò non partecipando ai lavori, che lunedì porteranno il testo al voto. Il consiglio comunale non può essere esautorato dal suo vero ruolo, quello cioè di controllo, per divenire invece un luogo in cui si alza la paletta con motivazioni che nulla hanno a che fare con la vera politica.”

Com. Stam.