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Scovata una piantagione di quasi 400 piante di marijuana, i Carabinieri arrestano tre fratelli messinesi per produzione illecita di sostanze stupefacenti

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Anche in questo periodo estivo, i carabinieri della Compagnia di Messina Sud stanno continuando a dedicare molte energie alla battaglia contro i reati in materia di sostanze stupefacenti, anche al fine di tutelare i ragazzi più giovani che, spesso, vengono trascinati in questo brutto mondo e diventano vittime inconsapevoli di una trappola che non perdona. Per contrastare in modo ancora più efficace questo fenomeno – considerato che la stagione è quella delle piantagioni ben nascoste, ormai mature e prossime alla raccolta – l’Arma di Messina ha ormai da giorni deciso di schierare sul terreno uno strumento altamente specializzato, ovvero i militari dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori” di Sicilia.

Ed è proprio nel corso di un prolungato servizio di perlustrazione e rastrellamento di una vasta area impervia, caratterizzata da una difficile percorribilità e dalla fitta vegetazione, posta nella zona montana insistente tra i villaggi di Pezzolo e Altolia, che nel pomeriggio di mercoledì 2 agosto 2017 personale del Nucleo Operativo di Messina Sud, unitamente ad alcune squadre di carabinieri “Cacciatori” hanno scoperto una consistente piantagione di cannabis indica, strutturata su due terrazzamenti e attrezzata con sistema di irrigazione costituito da un tubo idraulico, steso lungo il terreno coltivato e collegato ad una vasca idrica, a sua volta realizzata a ridosso di un adiacente corso d’acqua. Poco distante, vi era un ovile.

Tali terrazzamenti si presentavano ben coltivati e puliti da erbacce con il terreno ancora umido mentre tutta l’area era stata recintata per impedire l’accesso al bestiame. I carabinieri hanno quindi immediatamente predisposto ed avviato un servizio di appostamento teso a sorprendere chi si sarebbe recato nuovamente ad irrigare le piante rinvenute, effettuato dai carabinieri “Cacciatori” mediante avanzate tecniche di osservazione occulta.

Questa attività, che si è protratta per tutta la notte, alle prime luci dell’alba ha finalmente dato i suoi frutti. Infatti, il servizio ha consentito di sorprendere FOTI Antonino, Carmelo e Pietro,  tre fratelli messinesi, incensurati, rispettivamente classe 1973, 1980 e 1976, entrare nella piantagione, dopo aver precedentemente fatto tappa al vicino ovile.

L’intervento dei carabinieri, usciti dalle loro posizioni nascoste, è stato fulmineo. In quel frangente, i tre fratelli – non avendo immediatamente compreso che si trattasse di carabinieri e verosimilmente pensando che quelle persone in tuta mimetica avessero l’intenzione di rubare le preziose piante – hanno cominciato a tirare dei sassi al loro indirizzo al fine di farli andare via.

A questo punto i militari, per salvaguardare la propria incolumità, si qualificavano procedendo al controllo ed all’identificazione dei tre soggetti, traendoli successivamente in arresto in flagranza di reato per produzione e traffico di sostanze stupefacenti.

Un accurato sopralluogo ha permesso poi di verificare che nell’area adibita alla coltivazione erano presenti quasi 400 piante di cannabis indica, tutte alte tra i 150 e i 170 centimetri, che avrebbero permesso di immettere sul mercato una quantità di marijuana  corrispondente ad un valore di svariate centinaia di migliaia di euro.

Tutte le piante  rinvenute sono state estirpate e sottoposte a sequestro, per i successivi esami di laboratorio.

Gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo, che avrà luogo nella mattinata di venerdì 4 agosto 2017.

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