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Sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione : 2 fermi

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La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto: DRUMEV Ilcho, nato in Bulgaria (cl. 1991); RAMADANOV Valyo, nato in Bulgaria (cl. 1979), il provvedimento di fermo trae origine da più ampia attività di indagine svolta da questa Squadra Mobile finalizzata ad infrenare il fenomeno della prostituzione su strada da cittadine straniere di varia nazionalità[1], nel corso della quale nell’ambito di mirato servizio effettuato nella tarda serata del 13 dicembre 2015 veniva fermata una giovane bulgara “Irina” – nome di fantasia n.d.r. – mentre era intenta ad esercitare il meretricio nei pressi della Stazione Centrale di Catania.

La ragazza, fortemente provata dalla sua condizione, decideva di rendere dichiarazioni agli investigatori della Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” riferendo di essere stata condotta da un piccolo paese bulgaro a Catania da RAMADANOV Valyo nel 2013 il quale l’aveva costretta ad esercitare il meretricio.

RAMADANOV, oltre a controllare l’attività della donna collaborato da altro connazionale,  DRUMEV Ilcho, la costringeva a versare almeno la metà del ricavato della sua attività, malmenandola nei casi in cui non riusciva ad incassare la cifra attesa per la giornata.

Durante le assenze di RAMADANOV, che talvolta si allontanava da Catania per fare rientro in Bulgaria, DRUMEV Ilcho lo sostituiva, accompagnando “Irina” sul luogo di lavoro in talune occasioni  derubandola, dopo averla percossa, dell’intero ricavato del meretricio.

DRUMEV si recava spesso sul luogo di adescamento anche per verificare l’andamento degli affari e, in un’occasione, quando “Irina” aveva tentato di sottrarsi al suo controllo scappando da casa, l’aveva raggiunta, malmenando su strada sia lei che un’altra giovane bulgara che aveva tentato di difenderla.

A seguito delle dichiarazioni della ragazza veniva esperita un’immediata attività di indagine che consentiva di individuare puntuali riscontri, cosicchè, il 14 dicembre 2015 DRUMEV veniva rintracciato da questa Squadra Mobile e posto in stato di fermo, mentre RAMADANOV si rendeva irreperibile.

Gli investigatori proseguivano le ricerche con mirati servizi, anche notturni, finché nella tarda mattinata di ieri, RAMADANOV veniva sorpreso nella zona del centro cittadino e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile laddove veniva dichiarato in stato di fermo per dei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Espletate le formalità di rito, RAMADANOV è stato associato presso la Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’A.G.

[1] Nel medesimo contesto, tra l’altro, il decorso 17 marzo era stata data esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di nr. 5 cittadini nigeriani gravemente indiziati del reato associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di tratta di persone in danno di giovani connazionali, anche minori di età, e del delitto di tratta di esseri umani, con l’aggravante della transnazionalità, per aver reclutato, introdotto, trasportato e ospitato nel territorio dello Stato giovani donne nigeriane, in parte minorenni, al fine di costringerle ed esercitare la prostituzione.

Il provvedimento restrittivo accoglieva gli esiti di un’articolata attività investigativa, di tipo tecnico coordinata dalla locale D.D.A. ed avviata dalla Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione  nel mese di settembre del decorso anno a seguito di un controllo di Polizia eseguito lungo la SS. 417 Catania – Gela di una giovane cittadina nigeriana, “Dorina” – nome di fantasia, ndr –  la quale, a seguito di  accertamenti, risultava essere minorenne.

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