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Termini Imerese, Pico Di Trapani alle Notti Clandestine: La lotta alla mafia non deve reagire solo quando ci sono i morti per strada o le stragi eclatanti, ma nel quotidiano

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Si è concluso il quinto appuntamento della tredicesima edizione delle Notti Clandestine® a Termini Imerese, manifestazione che si concluderà lunedì 31 luglio 2023. 

Ad aprire la kermesse la presentazione de libro Non capivo. Parole reali che la storia nasconde(Luglio editore) di Romano Bosich (letture a cura di Nina Di Gregorio). A dialogare con l’autore Michele La Tona.

In seguito, è stato presentato il libro Un uomo senza paura. D’Artagnan il primo giornalista ucciso dalla mafia(La Corte editore) di Francesca La Mantia. A dialogare con l’autriceVincenzo Bonadonna e Giusi Conti.

«È importante riportare Cosimo Cristina a casa sua dopo aver presentato il libro al Salone Internazionale del libro di Torino e in giro per l’Italia – commenta l’autrice del libro – Di Enza Venturelli, la findanzata del giornalista termitano mi porto una frase: “Francesca, per favore, fai in modo di dire che Cosimo è stato ucciso e che non si è suicidato, perché quei biglietti che sono stati scritti li ha scritti un uomo incapace di amare. E lui era capace di amare“».

Durante la serata è stato consegnato il Pannello della Memoria Giornalisti uccisi dalla mafia da parte dell’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione alla sindaca della Città di Termini Imerese.

«Il giornalismo italiano non si trova in buona salute. Ogni giorno raccogliamo storie di giornalisti minacciati, e non si tratta solo di minacce, aggressioni fisiche o danneggiamenti – racconta il giornalista Dario Barà – Oggi abbiamo una nuova minaccia che è quella delle azioni legali. Un modo per mettere il bavaglio a tanti giornalisti, soprattutto delle piccole testate, che non hanno una protezione. Per cui, alla fine, il risultato è l’autocensura e, per il cittadino, è una zona d’ombra che non viene eliminata. Negli ultimi anni, grazie ad associazioni internazionali, Ossigeno per l’informazione riesce a offrire anche l’assistenza legale gratuita ad alcuni giornalisti che non avrebbero modo di difendersi nelle sedi legali».

La serata si è conclusa con lo spettacolo musicale del gruppo The Fab Four night“, composto da: Rocco Tarantino & Germana Di Cara (voci soliste e cori), Davide Femminino (basso elettrico), Sergio Calì (percussioni), e dal Quartetto d’archi dell’Orchestra MediterraneaLuigi Sferrazza (violino I), Laura Gallo (violino II), Maria Adelaide Filippone (viola), Paola Tiziana Cilluffo (violoncello) e Alberto Maniaci (pianoforte e direzione).

«I Beatles rappresentano la storia della musica, del costume e della cultura in generale – dice Rocco Tarantino – I brani dei Beatles appartengono più alla gente che li ascolta e che li ha ascoltati piuttosto che agli autori stessi. Questo a dimostrazione di quanto siano stati capaci di penetrare nel tessuto sociale e di influenzare oltre a generazioni di musicisti, anche il costume e la cultura nei dieci anni che hanno operato. Stiamo parlando di sessant’anni fa circa. I Beatles non ci sono più e noi siamo ancora qui, a Termini Imerese, nel 2023 a parlare di loro. Sono l’icona della pop music – aggiunge l’artista – Una volta questo termine era usato per sminuire gente che suonava e che non faceva generi più impegnati, riconosciuti più impegnati, come il jazz, il blues, il soul o il rock. In realtà la pop music ha le melodie scontate, immediatamente orecchiabili e nasconde un tesoro dietro fatto di arrangiamenti, ricchezza di accorgimenti tecnici e ritmici che fanno di un brano un inno che appartiene alla gente. Quello che ci ha spinto è stato spontaneo parlare di Beatles e cercare di dargli un’interpretazione più personale rispetto a quello che si sente in giro. È un autore – continua – rappresentato in mille salse, in mille contesti diversi. È difficile dire qualcosa di nuovo rispetto a un’icona così importante. Noi ci abbiamo provato con la giusta umiltà, passione e con grande lavoro dietro. L’abbiamo interpretato con spirito pop cameristico: c’era una band formata da un basso, una batteria, un pianoforte e due voci. Tutto faceva da collante a questo quartetto d’archi che, con gusto e misura, senza mai essere eccessivo metteva d’accordo tutti. Questa cosa ci ha colpito sin dalle prime prove all’inizio sperimentali. Per me è la terza partecipazione a Notti Clandestine – conclude il giovane – sono colpito dall’affetto e dal trasporto con cui i termitani partecipano alla kermesse, ma anche dalla manifestazione in sè. Negli anni è cresciuta per contenuti e importanza degli ospiti. Fare parte di questo cartellone è un grande provilegio».

Durante la serata è stato consegnato il Premio SpecialeGatto Barlacioall’associazione Addio Pizzo.

«Pe noi è un piacere essere qui – dice Pico Di Trapani di AddioPizzo – è un riconoscimento di quello che facciamo anche se pensiamo di non meritarcelo. Quello che facciamo è, a nostro giudizio, normale e doveroso. Da un certo punto di vista è amor proprio: per la propria dignità, per la proria terra, per il posto in cui viviamo e che vogliamo contribuire a migliorare. Le forze dell’ordine e la magistratura continuano a fare sul territorio un grande lavoro repressivo, ma noi ci rendiamo conto sempre di più dell’importanza della partecipazione di in questa lotta che, per essere vincente, ha bisogno della collaborazione che ognuno faccia con la propria parte. Il pizzo – aggiunge – ce lo ha insegnato, non è solo una vicenda che riguarda i commercianti che, se lasciati soli, non denunciano. Abbiamo creato una rete, a partire dal 2004, abbiamo contribuito a cambiare le condizioni e si è visto che i siciliani avevano voglia di liberarsi dal gioco della mafia e insieme ce l’abbiamo fatta. Rispetto al 1992 è cambiato tanto e tanti passi sono stati fatti in meglio. Non ce lo dimentichiamo, è una ferita ancora aperta, traumatica, che ci portiamo dietro. Dobbiamo essere bravi, però, a comprendere che quella ha rappresentato una fase che ci ha obbligato a reagire, ma che non era la normalità. La lotta alla mafia – continua – deve essere a 360 gradi e non deve reagire solo quando ci sono i morti per strada o le stragi eclatanti, ma nel quotidiano. Si è arrivati a quel picco dopo decenni di indifferenza e per l’isolamento dei pochi magistrati, poliziotti e giornalisti che coraggiosamente facevano la loro parte. Ancora oggi – conclude – ci sono quegli stessi problemi che affligevano la Sicilia e l’Italia come trent’anni fa: la droga, la corruzione o il malaffare. Soltanto che sembrano cancellati dall’agenda politica. Allora, sta a ognuno di noi pretendere che siano riportati all’ordine del giorno e pretendere che vengano risolti. Le nuove generazioni hanno bisogno di esempi credibili, concreti e coerenti di rispetto delle leggi».

Questa sera, alle ore 19 presentazione del libro Bonjour Casimiro. Il barone e la villa fatata(Rubbettino editore) di Alberto Samonà, dialogherà con l’autore Agostino Porretto(direttore e responsabile rivista “Sicilia l’isola del Tesoro”). Alle ore 21.30spettacolo musicale “30 anni suonati”di Joe Barbieriquartet, composto da: Bruno Marcozzi (batteria e percussioni), Pietro Lussu (piano) e Luca Bulgarelli (contrabasso).

Lunedì31 luglio. Alle ore 18.30 presentazione del libro Èla coppia che fa il totale(edizioni Harper Collins) di Ornella Sgroi. Alle ore 19 presentazione del libro Fango(edizioni Castelvecchi) di Aurelio Grimaldi. Dialogherà con l’autore Franco PiroAlle ore 21.30spettacolo Teatro-Canzone con il duo Bottega Retrò,Cocò Gulotta e Al di Rosa.

La manifestazione, patrocinata dal Comune di Termini Imerese, dall’associazione Addio Pizzo e dal comitato degli imprenditori della Zit (Zona industriale di Termini Imerese), è sponsorizzata da Tecnimpianti, Enel, LVS Group e Mondialpol Security.

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