“Se già nei primi sei mesi del 2017 i nuovi casi di contagio tra morbillo e rosolia sono stati oltre tremila, a fronte dei 478 verificatisi nel 2016, vuol dire che di fatto qualcosa è sfuggito e che i numeri sono andati ben oltre il livello di guardia” così Gabriella Giammanco, deputato di Forza Italia, ospite a Tagadà su La7. “Per far fronte a questo allarme si sta cercando, giustamente, di limitare anche nuovi casi di diffusione perchè è doveroso ricordare che di malattie esantematiche, come il morbillo, ancora oggi si può morire. Credo sia giusto stare attenti, e’ naturale avere legittime preoccupazioni quando da genitori si sottopone un bambino piccolo a un vaccino, però è necessario capire anche che nel momento in cui si diffondono delle epidemie a farne le spese è la salute pubblica, cioe’ quella di tutti noi. Se il bambino morto ieri di morbillo, affetto da leucemia quindi immunodepresso e non vaccinabile, fosse stato circondato da bambini vaccinati oggi sarebbe ancora vivo. Essendo farmaci i vaccini hanno delle controindicazioni ma è altrettanto vero che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, così come le linee guida dell’Unione Europea, raccomandano di vaccinare tutti i bambini che possono esserlo, ovviamente non i neonati nei primi mesi di vita nè le persone immunodepresse. La popolazione ha bisogno di persone vaccinate ed è dovere delle Istituzioni avviare una capillare campagna di informazione e sensibilizzazione in grado di motivare le famiglie a vaccinare i più piccoli, accompagnandole per mano in un percorso che, data l’età dei soggetti coinvolti, non e’ sicuramente facile” conclude Giammanco.
Com. Stam.
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