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Via Emerico Amari, CIDEC: “Negozi di souvenir e bar al collasso” appello al Comune: “Congelare per un anno i tributi”

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“Non passa giorno in cui la CIDEC, che annovera tra i propri uffici anche una sede in via Emerico Amari, non riceva le lamentele degli esercenti sparsi lungo la carreggiata : da quando la strada è chiusa a causa dei lavori dell’anello ferroviario, il commercio è crollato a picco, e con esso il flusso di turisti fino a qualche mese fa molto intenso”: con queste parole, il presidente provinciale dell’associazione di categoria Salvatore Bivona interviene sulla “drammatica situazione della via che collega il centro al porto”.
“I visitatori ormai – spiega Bivona – snobbano via Amari e percorrono via Gravina, con tutti i disagi che ciò comporta sotto il profilo degli acquisti: a lamentare un crollo verticale delle vendite sono soprattutto una farmacia, i negozi di souvenir, i bar e i bistrot”.
“A fronte di queste difficoltà oggettive – aggiunge il presidente – crediamo che il Comune debba necessariamente prevedere un provvedimento eccezionale per i commercianti le cui attività sono coinvolte dai lavori in corso: la CIDEC propone, nello specifico, la sospensione del pagamento di tributi relativi, per esempio, all’immondizia e alla pubblicità per un anno, il tempo necessario affinché gli esercenti riprendano fiato dopo una stagione drammatica”.
Una misura eccezionale che, spiega Bivona, esiste già nel caso delle calamità naturali e che potrebbe essere estesa a tutti gli eventi non ordinari.
“Di certo – conclude – l’anello ferroviario darà nuovo smalto alla città ma le attività che chiudono o entrano in stato di crisi rischiano seriamente di non risollevarsi mai più: chiediamo pertanto che agli esercizi commerciali impossibilitati al pagamento dei balzelli in questo momento difficile non venga applicata alcuna sanzione, che risulterebbe veramente odiosa”.

Com. Stam.

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