Evidenza

Allarme amianto a Palazzo Nuovo di Torino. Chiusi alcuni uffici e magazzini dell’Università.


Dal 17 aprile fino alle 8 del 27 aprile alcune zone del Palazzo Nuovo di Torino verranno chiuse per l’allarme amianto. Il rettore dell’Università, Gianmaria Ajani, è stato indagato per il reato di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro dal pm Raffaele Guariniello, e secondo il Magistrato stesso a Palazzo Nuovo esiste una situazione di “pericolo grave e immediato”. Gli interventi realizzati dall’Università non sono stati affatto risolutivi e infatti, dopo il sopralluogo degli ispettori dell’Asl, è stato vietato l’uso di alcuni uffici, alcuni magazzini adiacenti alle aule e delle scale che collegano i sei piani della sede delle facoltà umanistiche. L’ispezione ha dimostrato che nonostante la recente ristrutturazione (ad ottobre l’Ateneo aveva firmato una convenzione con l’Arpa proprio per bonificare tutto l’edificio) e le inchieste (soprattutto in seguito alla morte di tre persone causata proprio dall’amianto), i lavori non sono stati del tutto ultimati. Tuttavia non c’è nessuno stop alle lezioni. L’allarme amianto non ha creato disagi e particolari limitazioni: “L’amianto è presente nella misura dell’1% nei pavimenti di una porzione limitata della nostra struttura”, afferma così l’architetto Franco Melano, uno dei responsabili dell’edilizia dell’Ateneo, riferendosi agli spazi a rischio individuati dagli ispettori dello Spresal, il servizio prevenzione salute sugli ambienti di lavoro. L’Università dovrà adesso rimettere in sicurezza le zone chiuse e nel frattempo affrontare i problemi di gestione degli spazi, di accesso all’edificio e di organizzazione, visto che più di 10mila studenti transitano ogni giorno a Palazzo Nuovo. I rappresentanti sindacali e degli studenti a breve si dovranno riunire per chiarire sia il rischio reale, sia quali richieste fare all’amministrazione. “Se non ci saranno ulteriori appunti non abbiamo in programma nessuna chiusura o limitazione nelle funzioni di Palazzo Nuovo. Abbiamo messo in funzione le scale esterne che, assieme agli ascensori, consentiranno un accesso adeguato ai piani più alti”, aggiunge Melano spiegando, inoltre, che, nonostante il blitz dell’Asl, tutti gli interventi di bonifica sono stati sempre concordati, tutelando la salute degli studenti e dei lavorati e garantendo l’accesso alle strutture.

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