Allerte Meteo, Ultimo Miglio e Comunicazione d’Emergenza: qualche cosa deve cambiare.

In questi giorni di insistenti fenomeni meteorologici avversi, molti #Comuni e #Unioni italiane ci contattano per richiedere consulenza e assistenza per la gestione delle comunicazioni di “ultimo miglio”.

Purtroppo molti #Enti risultano completamente sprovvisti del #PEC – Piano Emergenza Comunale, oppure questo importantissimo documento risulta non aggiornato e non adeguato. Non solo, ma la #tecnologia, oggigiorno, permette di raggiungere con maggiore efficacia i cittadini e di innalzare così il livello qualitativo della #sicurezza. Si tratta di interventi e di investimenti per territori anche piccoli e questo rappresenta un forte ostacolo alla diffusione capillare dei sistemi di allentamento più avanzati. L’esperienza quotidiana ci suggerisce una domanda a chi amministra il territorio: non è forse necessario pensare a investimenti flessibili per aiutare le piccole realtà?

Al di là dei grandi progetti guida, la sicurezza e la #ProtezioneCivile non possono più essere intese come voci di secondaria importanza, ai margini degli investimenti annuali e pluriennali. Purtroppo la Protezione Civile, in un Paese così complesso come l’Italia, deve essere pensata e progettata con un processo dal basso, partendo proprio dalle piccole realtà locali e poi, successivamente, sviluppata per scala maggiore. Telefonata dopo telefonata, mail dopo mail, ci rendiamo conto, proprio in questi giorni, che i #Comuni Italiani che desiderano fare #ProtezioneCivile si trovano di fronte a vincoli economici pressanti e, “pur di non fare nulla” si affidano a progetti sommari, troppo spesso basati su “avanzi di bilancio”.

E’ un vicolo cieco pericoloso anche a livello di mercato, dove il “basso costo a tutti i costi”, promette performance e soluzioni mirabolanti agli amministratori più in difficoltà.

Com. Stam./foto  Ric. Pubbl.