Arabia Saudita: sventato attacco terroristico ad ambasciata Usa

Un attentato terroristico organizzato dai miliziani dello Stato Islamico e diretto all’ambasciata americana a Ryad, in Arabia Saudita, è stato sventato dalle forze di sicurezza saudite. Ad annunciarlo è stato il portavoce del nuovo ministro dell’Interno saudita Mohammed bin Nayef, appena nominato dal nuovo re. L’operazione condotta dalle forze speciali arabe ha portato allo smantellamento di diverse cellule terroristiche poste agli ordini del califfo Abu Bakr al Baghdadi. Novantatré le persone arrestate. Le indagini sono state avviate in seguito all’ingresso a Ryad di un siriano, ritenuto legato allo Stato Islamico tramite due cittadini sauditi indubbiamente collegati ad esso. Durante l’indagine sono state scoperte numerosi introiti da parte dei miliziani provenienti prevalentemente da raccolte di donazioni illegali. Proprio queste donazioni avrebbero permesso ai miliziani di eseguire l’attentato terroristico contro l’ambasciata americana. Tra gli arrestati anche Nauaf Sharif al Anzi, ritenuto il pianificatore degli attentati terroristici avvenuti a Ryad nell’aprile scorso, che provocarono la morte di due poliziotti e una ragazzina di undici anni. Sempre ad aprile si registrarono otto morti e dodici feriti in seguito a uno scontro a fuoco tra i miliziani dello Stato Islamico e le forze dell’ordine. La sparatoria avvenne mentre la polizia cercava gli autori dell’attentato che provocò la morte di cinque persone. Sono circa una decina gli attentati terroristici compiuti dall’Isis dal 2013 nei confronti dell’Arabia Saudita. Gli attentati terroristici, riconducibili prevalentemente ai kamikaze, sono costati la vita di circa un centinaio di persone.