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Arrestati e denunciati i componenti di un gruppo familiatre

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La Polizia di Stato ha tratto in arresto una donna di anni 43, D’Autilia Salvatore, di 23 anni e Lo Iacono Mariano, di 25 anni, tutti palermitani e tutti responsabili di violenza, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale. Gli stessi risultano, anche, segnalati all’Autorità Giudiziaria per oltraggio a Pubblico Ufficiale, rifiuto d’indicazione sulle proprie generalità ed interruzione di pubblico servizio.
Per questi ultimi reati risultano denunciati, a piede libero, anche altri due uomini ed una donna.
Gli arrestati ed i denunciati, a piede libero, sono i componenti di un nucleo familiare dello Zen che, nella giornata di ieri, hanno scatenato una violenta ed indecorosa gazzarra nei locali del Commissariato di P.S. “S.Lorenzo” di via Duca degli Abruzzi.
Un’abitazione di via P.V. 46, nel cuore dello Zen, è il luogo dove gran parte dei fermati e dei denunciati dimora ed è anche il sito dove i poliziotti sospettavano potesse aver trovato rifugio anche un altro componente di quel nucleo familiare, un giovane palermitano che, lo scorso 7 giugno, era riuscito a sottrarsi alla cattura di Polizia di Stato e Carabinieri, dopo un lungo inseguimento.
Quel giorno, una pattuglia del Commissariato di P.S. “S.Lorenzo”, aveva sorpreso Melchiorre Gennaro, ed un complice mentre stavano tentando di rubare una smart; la conseguente fuga dei giovani si era conclusa con la cattura di Gennaro ma non del complice, da allora irreperibile.
I poliziotti della sezione “Investigativa” del Commissariato di P.S. “S. Lorenzo”, alla ricerca del giovane fuggito, ieri pomeriggio, si sono recati nell’abitazione di via Duca degli Abruzzi, dimora dove l’irreperibile risulta “appoggiarsi” stabilmente .
Ad “accoglierli” al cancello una giovane donna, congiunta del fuggitivo, che li ha apostrofati con epiteti irripetibili, tanto da beccarsi una denuncia per oltraggio a Pubblico Ufficiale.
Per i componenti del numeroso nucleo familiare, quella “visita” dei poliziotti, spintisi fin nel cuore pulsante dello Zen, è risuonata come un affronto: a distanza di qualche minuto, ben sei componenti della famiglia, seppur in due fasi diverse, hanno raggiunto i locali del Commissariato di P.S. “S. Lorenzo” e senza declinare le loro generalità, né aver riguardo per poliziotti e cittadini, questi ultimi, numerosi, in coda agli sportelli degli uffici amministrativi, hanno inscenato una vivace protesta.
Anche in questa circostanza, gli agenti sono stati pesantemente insultati ed in qualche caso violentemente spinti.
Nonostante i ripetuti inviti a mantenere la calma, declinare le generalità e, comunque, manifestare civilmente le proprie rimostranze, gli appelli degli agenti sono rimasti inascoltati ed anzi, hanno portato ad un inasprimento della condotta dei sei, ormai incanalata verso una deriva di violenza.
I poliziotti non hanno potuto far altro che procedere agli arresti ed alle denunce.
A breve distanza dalla convalida degli arresti, avvenuta, ieri pomeriggio, si è spontaneamente presentato nei locali del Commissariato di P.S. “S. Lorenzo” il congiunto degli arrestati e dei denunciati che è fortemente sospettato di aver tentato il furto della Smart il 7 giungo scorso, insieme a Melchiorre Gennaro. Il giovane, per questo reato risulta indagato a piede libero.

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