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Arrestato un giovane residente a Platania, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza

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Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli hanno proceduto all’arresto su ordinanza di Francesco Raso, cl. 92, già sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Platania perché accusato di reati inerenti agli stupefacenti.

Il Raso era stato colpito, già dallo scorso mese di luglio, dalla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Platania con l’accusa di essere partecipe di un’associazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento prevedeva comunque la possibilità per il giovane di allontanarsi dal piccolo centro montano per recarsi quotidianamente a Lamezia allo scopo di frequentare i corsi serali tenuti in una scuola statale.

Nel corso dei mesi successivi all’applicazione della suindicata misura, i carabinieri della Stazione di Platania effettuavano, nel corso dei normali servizi di prevenzione, una serie di controlli per assicurarsi che le prescrizioni allo stesso imposte dall’autorità giudiziaria fossero rispettate, soprattutto in relazione alla frequenza del corso serale nella limitrofa Lamezia Terme, avvalendosi, per l’occasione, anche del supporto dell’aliquota radiomobile della compagnia cittadina.

Tuttavia, nonostante gli obblighi imposti, venivano riscontrati a carico del predetto indebiti allontanamenti dal comune di residenza, l’inosservanza della prescrizione di restare in casa durante le ore notturne e numerose assenze dalla classe dell’istituto scolastico a cui si era iscritto, facendo pertanto ritenere che lo stesso avesse chiaramente strumentalizzato l’iscrizione al corso serale al solo fine di allontanarsi indebitamente dal comune di Platania. I militari della stazione di Platania avevano accertato infatti che il giovane, invece di frequentare regolarmente le lezioni serali, si assentava abbastanza spesso e si registravano sul suo conto anche entrate tardive o uscite anticipate dall’aula, venendo addirittura sorpreso, in un’occasione, a bere alcolici in un bar.

Il personale operante procedeva dunque a segnalare all’A.G. il particolare dispregio del ragazzo per le prescrizioni e gli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria, la quale, concordando appieno con le informative dei carabinieri, emetteva ordinanza di aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di dimora, sostituendola con quella degli arresti domiciliari.

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