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“AVANTI MAFIA!” Perché le mafie hanno vinto di Saverio Lodato

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In un epoca in cui le notizie viaggiano alla velocità frenetica della rete, fermare il tempo sulla carta stampata può diventare un utile strumento per cogliere l’andatura di un periodo e prepararsi al capitolo successivo. “Avanti mafia! Perché le mafie hanno vinto”, disponibile nelle librerie italiane e anche nelle edicole siciliane, nasce proprio da questo intento, raccogliere in un unico libro anni di fatti, inchieste, stravolgimenti politici, promesse, rivelazioni ed evoluzioni. Anni di mafia e di antimafia.

Il punto di vista offerto da Saverio Lodato, tra le più autorevoli firme del giornalismo italiano in materia di mafia, è a volte spietato, forse “controcorrente”, ma porta alla luce argomenti sempre più spesso accantonati dal grande mainstream. Attraverso gli articoli che Lodato ha scritto dal 2012 ad oggi sul quotidiano online antimafiaduemila.com, emerge come il fenomeno della criminalità organizzata, nonostante gli arresti continui, resiste da oltre centocinquant’anni di storia d’Italia fino quasi a confondersi con quell’altra metastasi chiamata corruzione.Un modo per ribadire che ad oltre vent’anni dalle stragi che hanno insanguinato il Paese nei primi anni Novanta, c’è ancora molto da fare e che “antimafia” non è una parola morta.“Nella consapevolezza, che le riflessioni di Lodato rendono granitica, – scrive nella prefazione il Sostituto Procuratore della DNA Nino Di Matteo – che la lotta al sistema mafioso, alla corruzione, alla degenerazione in senso familistico-clientelare della gestione del potere, è una lotta per la libertà e la democrazia”.

SINOSSI2012-2018. Anni di fatti, inchieste, stravolgimenti politici, promesse, rivelazioni ed evoluzioni. Anni di mafia e di antimafia.Un fenomeno quello della criminalità organizzata che, nonostante gli arresti continui, resiste da oltre centocinquant’anni di storia d’Italia. Un fenomeno che mostra sempre più quei sintomi, fino quasi a confondersi con quell’altra metastasi chiamata corruzione. Lo dicono gli addetti ai lavori e lo dimostrano i numeri. In questo spazio-tempo si inserisce l’occhio dell’osservatore esterno che si trova ad analizzare gli accadimenti.

La penna è quella di Saverio Lodato che di questi temi, con analisi spesso spietate, si è occupato a lungo nella propria carriera di giornalista e scrittore.

È così che nasce questa raccolta di articoli. È l’occasione per offrire un punto di vista ulteriore, magari “controcorrente” su argomenti sempre più spesso accantonati dal grande mainstream. Un modo per ribadire che ad oltre vent’anni dalle stragi che hanno insanguinato il Paese nei primi anni Novanta, c’è ancora molto da fare e che “antimafia” non è una parola morta. Perché, come spiega lo stesso Lodato “il bello non è scrivere per scrivere. Il bello è scrivere per scrivere ciò che si pensa”.

Dal 24 giugno in libreria e da martedì 12 giugno nelle edicole siciliane

L’AUTORE
Saverio Lodato è tra le più autorevoli firme del giornalismo italiano in materia di mafia e di antimafia, ha iniziato a scrivere nel 1979 sul quotidiano “L’Ora”. Per trent’anni inviato de “l’Unità” a Palermo, oggi scrive sul sito www.antimafiaduemila.com.

È autore di articoli e saggi in cui affronta e sviluppa i temi e le connessioni della politica italiana, con particolare attenzione alla mafia. È autore di una cronaca del fenomeno mafioso, continuamente aggiornata; l’ultima edizione (Quarant’anni di mafia, Rizzoli) è stata pubblicata nel 2018. Tra le sue opere piuÌ€ note: I miei giorni a Palermo. Storie di mafia e di giustizia raccontate a Saverio Lodato (con Antonino Caponnetto, 1992,Garzanti), Potenti. Sicilia, anni Novanta (1992, Garzanti), Vademecum per l’aspirante detenuto (1993, Garzanti), Dall’altare contro la mafia (1994, Rizzoli), C’era una volta la lotta alla mafia (con Attilio Bolzoni, 1998, Garzanti), Ho ucciso Giovanni Falcone (con Giovanni Brusca, 1999, Mondadori), La mafia ha vinto (con Tommaso Buscetta, 1999, Mondadori), La Linea della Palma. Saverio Lodato fa raccontare Andrea Camilleri (con Andrea Camilleri, 2002, Rizzoli), Intoccabili (con Marco Travaglio, 2005, Rizzoli), Il ritorno del principe (con Roberto Scarpinato, 2008, Chiarelettere; 2012, Tea) Un inverno italiano (con Andrea Camilleri, 2009, Chiarelettere; 2011, Tea), Di testa nostra (con Andrea Camilleri, 2010, Chiarelettere).

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Com. Stam. Ric. Pubbl.

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