Sabato pomeriggio, a Barletta, una fuga di gas ha provocato la morte di un operaio dell’Italgas e ferito tre persone che stavano lavorando nei pressi della zona per riparare il danno. L’uomo rimasto vittima nell’incidente è Nicola Delvecchio di 56 anni, nato a Margherita di Savoia, in provincia di Barletta–Andria–Trani. L’operaio, nella fattispecie, neppure doveva essere presente a lavoro. Ma considerando il fatto che era il più esperto fra i colleghi, spesso si è recato sul posto di lavoro per aiutare la propria squadra. Subito è arrivato il cordoglio da parte del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha affermato: «Morire mentre si compie il proprio dovere è sempre un’ingiustizia dolorosa e intollerabile». E dalla Cgil e Filctem della Bat: «L’idea che una persona esca di casa per andare a lavorare e non vi faccia mai più ritorno è un pensiero che non riusciamo ad accettare». In queste ore, la Procura di Trani ha deciso di aprire un’indagine sull’esplosione, per chiarire se c’è connessione tra l’esplosione di via Milano e il lavori per la posa dei cavi in fibra ottica. Ad oggi, il punto di rottura della conduttura del gas, è già stato localizzato. Per quanto riguarda la causa dell’esplosione, ancora sono in corso vari accertamenti. Ieri mattina sono già stati ripristinati i lavori della conduttura e i residenti di via Musti e via Venezia sono rientrati nelle loro abitazioni dopo aver trascorso la notte da amici e parenti. Alcuni, addirittura, hanno dormito per strada fino alle prime ore dell’alba, quando è stata individuata la falla. Le condizioni dei tre feriti – un collega della vittima, un vigile del fuoco e il comandante della polizia municipale, Savino Filannino – rimangono stabili.
di: Mario Catalano
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