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Camera, Alfano sull’Immigrazione: “Chi non è rifugiato può essere rimpatriato”.

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Dapprima era stato il premier Renzi ad essere presente tra i banchi del Governo per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo straordinario; poi, sul drammatico problema dell’immigrazione sulle coste italiane – a distanza di alcune ore – è stato il ministro dell’Interno Alfano a rispondere al question time dei gruppi parlamentari che hanno avanzato più o meno le stesse perplessità sul metodo d’intervento, rendendo noto l’esigenza di riuscire a fare di più salvaguardando, possibilmente, anche i Comuni. Per Alfano, coloro che arrivano in Europa senza avere lo status di rifugiato possano essere rimpatriati con poteri rafforzati da parte delle autorità nazionali. «Serve un sistema di asilo europeo per realizzare principi di equa distribuzione in tutti i paesi europei perché non è possibile che il peso dell’accoglienza gravi su quattro o cinque paesi». Allo stesso tempo, nel corso delle repliche in Aula sull’operazione Triton, ha manifestato la necessità di interventi dall’altra parte del Mediterraneo, attraverso l’impegno delle organizzazioni umanitarie multilaterali e predisponendo dei campi di accoglienza da cui si possa già capire, effettuando uno screening, chi ha diritto allo status di rifugiato e chi no. Parallelamente, – auspicando che il Consiglio europeo straordinario possa dare i primi risultati di una strategia globale – per il ministro dell’Interno “occorre una cooperazione forte” con tutti i paesi-transito dell’Africa subsahariana, per attivare lì forme di cooperazione che impediscano la partenza di chi non fugge da guerre e persecuzioni. Il leader del Ncd ha parlato di accoglienza elencando alcune percentuali: «È bene che gli italiani sappiano come sono divise le persone ospitate: il 21% in Sicilia, il 12 % nel Lazio, il 9% in Lombardia, l’8% in Puglia, il 7% in Campania, il 6% in Calabria, Emilia e Piemonte, il 4% in Toscana e in Veneto, il 3% nelle Marche, il 2% in Friuli, Sardegna, Liguria e Molise. Solo l’1% in Umbria, Abruzzo e Basilicata. Lo 0% invece per la Valle D’Aosta (zero-virgola perché qualcuno c’è). Ciascuna Regione ha co-deciso di partecipare a questo sistema di accoglienza. E sulle esigenze soprattutto economiche dei Comuni, per far fronte al fenomeno, il Ministro ha osservato come non sia giustificabile un rinvio del termine relativo all’approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2014.

KKKKK
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