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Capaci, Ennesima protesta degli operai Ato


Veemente protesta ieri mattina da parte degli operai dell’Ato Palermo 1, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti da Isola delle Femmine sino a Balestrate. I lavoratori del comune di Carini, che ormai da mesi non prendono più lo stipendio e che si trovano in grande difficoltà, hanno deciso di protestare incatenandosi all’interno dell’autoparco di Capaci. Una protesta che ha provocato non pochi danni, visto che è stata bloccata anche l’uscita dei mezzi. Paura e timore hanno caratterizzato l’intera mattinata, anche perché gli operai, che avevano portato con sé alcuni bidoni pieni di benzina, hanno più volte minacciato di farla finita dandosi fuoco. Un operaio di Carini, dalla grande rabbia per la situazione in cui si ritrova, ha perfino iniziato a sbattersi la testa contro un muro, provocandosi una pericolosa quanto profonda ferita. Immediato il soccorso da parte dei sanitari del 118, che lo hanno trasportato a Villa Sofia. All’interno dell’autoparco sono invece intervenuti i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco. Una protesta che continua, e che in ordine cronologico aveva visto solo qualche giorno fa una cinquantina di operai sul tetto dell’autoparco comunale di Capaci, minacciando l’estremo gesto di buttarsi giù. Un loro collega si era invece incatenato al cancello dell’ingresso con una bottiglia di benzina e un accendino in mano. Una protesta fondata, che chiede il pagamento delle mensilità arretrate e maggiori garanzie per il futuro, basi fondamentali per la tranquillità di ogni famiglia. “Continueremo così ad oltranza – hanno dichiarato i dipendenti in protesta – sino a quando non ci daranno risposte certe sul nostro futuro e sopratutto i soldi per cui lavoriamo”.

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