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Che fine hanno fatto i fondi PAC?

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La Sicilia non è mai stata brava a trattenere i fondi comunitari per realizzare progetti seri, spesso sono tornati indietro in Europa perché non li abbiamo saputi utilizzare, spesso li abbiamo usati per pagarci gli stipendi di dipendenti che non avremmo nemmeno dovuto avere. Ma per fare interventi efficaci per la nostra Regione, aggiustare strade, costruire o ammodernare infrastrutture, riqualificare aree, investire nel futuro, garantire i servizi che sono davvero necessari, aiutare i soggetti più deboli come i giovani e gli anziani non autosufficienti, sembra che facciamo fatica. A questo servivano questi ultimi ottanta milioni erogati dall’Europa che sembra stiano prendendo altre direzioni. I fondi del Pac, il Piano di azione per la coesione, vengono assegnati se una Regione presenta un progetto virtuoso e la Sicilia sembra che ad oggi non ne abbia presentato alcuno al Ministero degli interni. Sarebbe interessante chiedere il perché a qualcuno in Regione, per esempio ad Ester Bonafede, assessore alla Famiglia, alle Politiche sociali e Lavoro, anche se chi scrive sarebbe più lieta di chiedere direttamente al Presidente Crocetta. Sono quattro le Regioni del Mezzogiorno che fanno parte dell’Obiettivo Convergenza e che possono usufruire di tale benefici: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Queste possono partecipare al progetto per l’impiego dei fondi. Il Ministero degli Interni ha messo a disposizione di queste quattro Regioni 730 milioni, di cui 400 per la prima infanzia e 330 per gli anziani non autosufficienti. Per il triennio 2013/2015 alla Sicilia sono stati assegnati 124 milioni e 320 mila Euro per i non autosufficienti, mentre 128 milioni di Euro a servizio per la prima infanzia. Gli 80 milioni di Euro riferiti a quest’anno dovevano suddividersi in 41,6 milioni per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, specialmente per l’assistenza domiciliare, e 38,4 milioni per l’infanzia. La Cisl si è incaricata di pungolare la Regione siciliana, invitandola a definire la questione con la massima urgenza e assumendo un ruolo di coordinamento fra Regione e Ministero che è Autorità di gestione dei Pac, di indirizzo e supporto delle istituzioni locali, dei comuni e dei distretti che sono beneficiari. L’assessorato deve impegnarsi a divulgare capillarmente tutte le informazioni necessarie sul territorio per evitare sprechi ma soprattutto che non si sperperi l’ennesima opportunità di sviluppo e di investimento per il territorio.
@vanessaseffer

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