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Colpo alla camorra, 27 arresti vicini ai Di Lauro. Progettavano un attentato al Gp di Formula 1

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Maxi blitz dei carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli, che ieri alle prime ore del mattino hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare che ha disposto il carcere per 27 indagati, nonché gli arresti domiciliari per altri quattro, emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Tutti i soggetti hanno militato con ruoli diversi nel clan Di Lauro. L’operazione, avvenuta a Secondigliano, nel cuore di Scampia, ha permesso di individuare responsabili a vario titolo di reati di associazione mafiosa, estorsione e traffico internazionale di stupefacenti, aggravato dalla disponibilità di armi e dall’impiego di un minorenne. Fulcro dei malavitosi era lo spaccio di stupefacenti, i militari hanno infatti sequestrato ben 31 kg di cocaina e hanno altresì svelato quella che era un’organizzazione dedita al narcotraffico, e che aveva come obiettivo proprio il costante rifornimento delle piazze di spaccio dei Di Lauro. Ricostruite anche le varie squadre affiliate, operanti nei rioni per conto dei camorristi. L’attenzione dei malavitosi si era concentrate soprattutto sulle zone a nord del capoluogo partenopeo. Dopo gli arresti del 2002, il clan di Lauro aveva puntato sulle nuove leve camorristiche, tra cui Paolo Di Lauro, detto “Ciruzzo o’milionario”, sotto il quale il potere del clan crebbe a tal punto da provocare una guerra di camorra con gli scissionisti di Secondigliano. Gli investigatori hanno inoltre verificato un asse importante con la Spagna, da dove provenivano le sostanze stupefacenti. Proprio nella penisola iberica il clan Di Lauro stava progettando un attentato verso gli acerrimi rivali “scissionisti” – descritti anche in Gomorra – sfruttando un evento di rilevanza internazionale come il Gran premio di Formula 1 che si svolse il 27 Aprile 2008 nel circuito Montmelò di Barcellona. Il piano del clan venne bloccato grazie a una cooperazione internazionale tra i nostri carabinieri e la guardia civile spagnola. Dalle intercettazioni era emerso soprattutto che vi erano dieci “scissionisti” da uccidere, giunti a Barcellona con un volo in partenza da Roma, e un ruolo chiave lo aveva Daniele Tarantino, incaricato tra le altre cose di reperire le armi e di curare la trasferta dei Di Lauro.

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