Allarme lanciato dalla Cisl: “Si intervenga per salvare il settore”
Dai numeri sembrerebbe che dal 2008 ad oggi sia successa una catastrofe, quanto meno nel settore edilizio. Sette anni fa i lavoratori iscritti alla cassa edile a Palermo e nel suo territorio erano oltre 17mila, le imprese 3mila. Gli impietosi numeri odierni raccontano una riduzione occupazionale di oltre 10mila unità; sono infatti solo 6400 gli addetti, e 570 le imprese superstiti. L’allarme è stato lanciato dalla Filca Cisl e Cisl Palermo Trapani, nel corso della tavola rotonda “Ricostruire l’edilizia per un nuovo modello di sviluppo”, svolta presso la Real Fonderia alla cala di Palermo. «Servono interventi urgenti per salvare il settore dell’edilizia, sbloccare gli appalti, intervenire sul dissesto del territorio ormai allarmante, accelerare i tempi della burocrazia, ma soprattutto puntare sulla eco-sostenibilità, le nuove forme dell’edilizia, per far risvegliare il settore soffocato dalla crisi e con questo il territorio di Palermo, conciliando così l’esigenza di tutelare i posti di lavori e il recupero dei centri storici». Antonio Cirivello, segretario generale del sindacato, ha altresì posto l’attenzione su quelle che ha definito le parole d’ordine dell’edilizia del futuro, ovvero la formazione, l’innovazione, la sicurezza e la legalità. «L’edilizia è da sempre un settore trainante. Con i dati di disoccupazione che si registrano a Palermo, il 23,2%, quasi il 60% per i giovani, se non si pensa di riattivare l’economia e la crescita partendo dai nodi cruciali, non potremo mai intravedere la ripresa» ha invece affermato Daniela De Luca, segretario generale Cisl Palermo Trapani. «Le istituzioni si impegnino in tal senso, ognuno faccia la propria parte».
Share
