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Crollo viadotto Palermo-Agrigento: trenta indagati tra dirigenti e funzionari, era crollato a distanza di sette giorni dall’apertura

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È stato inaugurato la vigila di Natale dello scorso anno ed è crollato il giorno di Capodanno, a distanza di soli sette giorni dall’inaugurazione, il viadotto Scorciavacche sulla strada statale 121 Palermo-Agrigento. L’Anas aveva dichiarato “un anomalo cedimento del piano viabile in corrispondenza del rilevato retrostante della spalla del viadotto”. Per fortuna al momento del crollo nessuno transitava su quel tratto di strada. A distanza di quattro mesi dall’accaduto, sono trenta gli indagati, tra essi il direttore generale di Anas Sicilia Salvatore Tonti, diversi dirigenti e funzionari, fino ai componenti incaricati di effettuare il collaudo dell’intero viadotto. Le indagini della procura di Termini Imerese, coordinata dal procuratore Alfredo Morvillo insieme a un pool di pubblici ministeri, stanno cercando di fare emergere la reale responsabilità dell’Anas incaricata alla sorveglianza sui lavori del viadotto. La richiesta di incidente probatorio è stata notificata ai responsabili tecnici e amministrativi della società “Bolognetta”, avente l’incarico di svolgere i lavori di ammodernamento della statale 121, e ai responsabili tecnici e amministrativi della società “Icoler srl”, a cui erano stati affidati i lavori di realizzazione del rilevato di terra rinforzata, ovvero la sostituzione dei muri del sottostrada e spalle di ponti. Infine sono stati indagati anche tutti i tecnici e gli esperti che hanno svolto la progettazione definitiva, esecutiva e di dettaglio del lotto. Insomma, una situazione abbastanza disperata quella siciliana, che vede crollare viadotti uno dietro l’altro, producendo enormi disagi per i tanti siciliani che si spostano da una parte all’altra dell’Isola.

Di   Valentina Bongiovanni

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