Il libro “Principessa Saranghae” edito dalla Bertoni Editore è stato scritto da Diego Galdino. Yoo una Principessa Coreana del 1300. Giulio un ragazzo romano dei giorni nostri proprietario di uno straordinario negozio di palle di neve.
Due anime destinate ad incontrarsi grazie a una magia, una palla di neve incantata che capovolge il tempo e il destino. Così tra una carbonara preparata in un tempio buddista e una cerimonia del tè nel centro di Roma, una storia d’amore nasce a dispetto della distanza e le epoche diverse. Una lontananza che – pagina dopo pagina – pare assottigliarsi fino a sparire del tutto: perché l’amore alla fine non cambia mai e resta sempre lo stesso dappertutto.
Un drama coreano all’italiana, una via di mezzo tra “Vacanze Romane”, “La casa sul lago del tempo”, “Kate & Leopold” e “Amarsi un po’”. Questo è “Principessa Saranghae” di Diego Galdino. 388 pagine rilegate con la tecnica della brossura che dal 2021 hanno conquistato il cuore di lettori e lettrici. Un romanzo che apre il cuore e fa sognare, pagina dopo pagina, con un pizzico di magia. Lo si inizia a leggere, senza minimamente immaginare che… ci si ritroverà in poco tempo ad averlo divorato tutto senza neanche essersene resi conto, uscendo completamente dalla triste realtà quotidiana. Un’altra magia che – si sa – la lettura di un buon libro può portare, guidandoci, anche se solo per un momento, al sole, fuori dal tunnel. Giulio e la principessa hanno catturato totalmente la mia attenzione dalla prima all’ultima pagina. Una storia meravigliosa, una favola,un sogno che ognuno di noi almeno una volta ha sperato di vivere. Permette al lettore di vedere, percepire, sentire ed emozionarsi dinanzi alle innumerevoli e sottili descrizioni della città, dei sentimenti dei personaggi, e di avvertire e sentire i toni e le espressioni.
di Ilaria Solazzo
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