Calcio

ESCLUSIVA – ROSSI: “PALERMO DA EUROPA, A ROMA PER IL COLPACCIO”

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[dropcap size=big]L[/dropcap]azio-Palermo non può che essere la partita di Delio Rossi. Quattro anni in biancoceleste e una Coppa Italia vinta. La metà in rosanero con il raggiungimento del quinto posto in campionato (stagione 2009-10 ndr), miglior piazzamento di sempre della società di Viale del Fante, e soprattutto la finale di Coppa nazionale l’anno successivo a Roma contro l’Inter. Momenti indimenticabili, emozioni ancora vive nei cuori dei tifosi palermitani. Ai quali il tecnico di Rimini ha regalato grandi soddisfazioni proponendo un tipo di calcio in grado di esaltare al massimo le potenzialità della sua ex squadra. Una squadra che adesso sogna nuovamente insieme alla sua gente di tornare a riassaporare presto l’aria d’Europa, con la sfida dell’Olimpico di domenica prossima che rappresenta già il primo di una serie di esami di maturità per Dybala e company.

Che partita dobbiamo aspettarci?

“Si affrontano due squadre che sono in un buon momento, che stanno bene sia fisicamente che mentalmente. Sarà una partita aperta, con la Lazio che vorrà cercare a tutti i costi la vittoria per giocarsi fino alla fine le chances di terzo posto e un Palermo in grande ascesa dopo l’ultima prestazione esaltante contro il Napoli”.

Sorpreso di questo rendimento avuto dal Palermo in stagione?

“Sicuramente sta disputando un campionato al di sopra di ogni più rosea previsione. All’inizio del torneo mi aspettavo che raggiungesse con una certa tranquillità l’obiettivo salvezza. Ma che arrivasse così in alto sinceramente no. Davvero complimenti alla società e a tutte le componenti”.

Il suo collega Iachini, quindi, promosso a pieni voti fino ad ora.

“Non ho mai avuto dubbi sul suo operato. Dopo la sconfitta di Empoli, qualche mese fa, dissi che sarebbe stato ingiusto esonerarlo. Si mettevano in discussione le sue qualità per allenare in Serie A, io invece ho sempre sostenuto che se uno è bravo lo è per tutte le categorie. Non solo per quelle inferiori. La società ha fatto bene a concedergli fiducia, ad avere pazienza. E lui ha raccolto sul campo i frutti del suo lavoro”.

A questo punto non sarebbe lecito iniziare a fare più di pensiero in merito ad un piazzamento in chiave Europa?

“E’ giusto pensare di alzare l’asticella, questo sì. Però se a fine campionato non si dovesse centrare l’obiettivo Europa non sarebbe corretto che qualcuno muova critiche alla squadra. Perché sta disputando una grande stagione e regalando parecchie soddisfazioni ai propri tifosi, spingendosi già adesso ben oltre gli obiettivi prefissati”.

 Ha allenato in rosanero campioni del calibro di Pastore e Cavani. Dybala e Vazquez potranno ripercorrere le loro gesta?

“Stiamo parlando di giocatori talentuosi, che stanno facendo di partita in partita la differenza. Non è giusto però paragonare Pastore e Cavani con l’attuale coppia di attaccanti, ognuno ha le proprie caratteristiche”.

Tra i due chi ritiene più pronto al grande salto in una big europea?

“Dybala ha raggiunto un livello alto, sarebbe in grado di fare la differenza ovunque. Ma credo che potrebbe solo fargli bene restare un altro anno a Palermo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda è il pensiero di Zamparini. Siete rimasti in contatto?

“No. Non ci siamo più sentiti”.

Il presidente l’aveva definita il miglior tecnico avuto durante tutta la sua gestione. Tornando un attimo indietro nel tempo rifarebbe quella scelta?

“Sì perché non c’erano più i presupposti per continuare. Ho preso la giusta decisione in quel momento”.

Tanti bei ricordi la legano a Palermo, tanti momenti esaltanti. Uno su tutti?

“Aver portato tutta Palermo a Roma per la finale di Coppa Italia. Qualcosa di straordinario. Rimane solo il rammarico di non essere arrivati a quella sfida nelle migliori condizioni tra infortuni e squalificati”.

Cosa le manca in particolare di questa città?

“Il grande rapporto che ho avuto con tutto l’ambiente. La gente ha avuto sempre un grande apprezzamento nei confronti del mio lavoro. Non è mai stata invadente, ha avuto una certa discrezione nel rapportarsi. Sono stato rispettato non solo come tecnico ma soprattutto come persona”.

C’è la possibilità che un giorno possa tornare?

“Palermo è una piazza in cui sono stato veramente bene. E come in tutte le altre piazze in cui mi sono sentito a casa, qualora ci fosse la possibilità lo farei molto volentieri”.

Momento pronostico. Come finirà il match dell’Olimpico?

“Prevedo una gara ricca di gol. La Lazio è leggermente favorita perché gioca in casa ma questo Palermo può fare il colpaccio”.

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