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Fingevano di trovarsi nel cremonese come invitati ad un matrimonio invece organizzavano una rapina in banca – arrestati dai Carabinieri

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A tradire i quattro, l’atteggiamento spavaldo mantenuto nel corso del soggiorno in un piccolo centro padano. In particolare l’aver parcheggiato senza alcuna attenzione nel posto riservato ai disabili ed essersi mostrati indifferenti alle segnalazioni di alcuni passanti. arresti dei Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante, al termine di articolate indagini dei Carabinieri della Compagnia di Cremona che hanno consentito di individuare ed identificare gli autori di una rapina ai danni di una banca del capoluogo di provincia lombardo avvenuta il 15 maggio u.s..

La mattina del 13 giugno i Carabinieri della Compagnia di Catania – Piazza Dante e Catania Fontanarossa, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa in data 05.06.2018 dalla Dr.ssa Letizia Platé GIP del Tribunale di Cremona, su richiesta del PM Sost. Proc. della Repubblica Dr.ssa Milda Milli, nei confronti di:

• P.F., nato a Catania cl. 1991 ivi residente;
• C.G.A., nato a Catania il cl. 1988 ivi residente;
• A.G., nato a Catania cl. 1972 ivi residente;
• A.S.A., nato a Catania cl. 1993 ivi residente.
tutti nullafacenti e con precedenti penali specifici, tranne che per P:F: risultato incensurato (e perciò utilizzato quale esecutore materiale della rapina);

poiché secondo le condivise risultanze d’indagine dell’Arma di Cremona, indagati per il reato p. e p. dagli artt. 110 – 628 commi 1 e 3 n. 1 e 3 n. c.p. perché, in concorso tra loro e, in particolare:

• P.F., quale esecutore materiale del reato;
• C.G.A., quale “palo” rimasto in attesa del PORTO durante l’esecuzione del reato;
• A.G. e A.S.A., quali complici nella preparazione e nell’esecuzione del reato, avendo accompagnato gli altri due dalla Sicilia in provincia di Cremona, avendo effettuato con loro sopralluoghi presso il luogo scelto per il reato ed avendo poi concorso nell’elaborazione del piano di fuga da Cremona per rientrare in Sicilia;

per procurare a sé un ingiusto profitto, mediante violenza e minaccia consistite nel brandire un taglierino nei confronti di un impiegato del Banco BPM agenzia n. 6 sita in Cremona, viale Po 83, e nell’intimargli di consegnare il denaro nella disponibilità di quest’ultimo quale cassiere, si impossessavano della somma di euro 6.650 presenti nella cassa, sottraendoli alla predetta agenzia del Banco BPM; con l’aggravante di aver commesso il fatto con armi (taglierino brandito nei confronti del cassiere); in Cremona, il 15.05.2018.

per il reato p. e p. dagli artt. 110 c.p. – 4 legge 110/75 – 61 n. 2 c.p. perché, in concorso tra loro, al fine di compiere il reato di cui al capo 1), portavano fuori dalla propria abitazione un taglierino; con l’aggravante di aver commesso il reato per eseguirne un altro; in Cremona il 15.05.2018.

I 4 SONO STATI ARRESTATI PRESSO LE RISPETTIVE ABITAZIONI DI CATANIA ED ORA SONO STATI ASSOCIATI PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE “PIZZA LANZA DI CATANIA IN ATTESA DEI RISPETTIVI INTERROGATORI DI CONVALIDA A CURA DEL GIP DI CREMONA.

L’ATIVITTA’ D’INDAGINE

A seguito di complessi accertamenti investigativi l’Arma di Cremona appurava la presenza dei quattro uomini, dal giorno 08.05 al 15.05.2018, nella provincia di Cremona. Stabiliti i luoghi dove gli stessi avevano trovato ospitalità, veniva altresì acclarato che il “commando” aveva quale base il comune di Madignano (CR). Si procedeva, quindi, ad accertamenti sul posto apprendendo che l’autovettura Mercedes GLE in loro uso e poi avvistata a seguito della rapina, era stata notata da più persone e non era passata inosservata e che nel parlare in particolare in un bar dove la mattina erano andati a fare colazione i 4 secondo quanto riferito si sarebbero trovati nella provincia cremonese perché invitati ad un matrimonio.

A tradirli, l’atteggiamento spavaldo, in particolare il fatto di aver parcheggiato senza alcuna attenzione nel parcheggio dei disabili. Alcuni astanti del bar avrebbero segnalato loro la cosa, ma questi se ne sarebbero mostrati indifferenti. Tale comportamento ha fatto sì che qualcuno si ricordasse molto bene di loro e che rispondesse in modo preciso alle domande successivamente poste dagli investigatori di Cremona.

Da alcuni testimoni invece, i militari apprendevano che in paese e presso il “B & B” dove risultavano aver soggiornato i quattro avevano riferito di trovarsi nel cremonese perché invitati ad un matrimonio di un amico.

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