Sport

Fondazione Sebastiano Tusa presentazione e laboratori di archeologia

• Bookmarks: 25


Lunedì 15 aprile alle 11:30, presso la sede distaccata della Fondazione Sebastiano Tusa in Contrada Stretto Partanna, si è tenuta la Conferenza per la presentazione delle Esercitazioni di ARCHEOLOGIA e CONSERVAZIONE dei REPERTI.

Le attività prevedono lo studio, la catalogazione, la restituzione tridimensionale e la musealizzazione di alcuni reperti preistorici, rinvenuti a Partanna durante gli scavi diretti da Sebastiano Tusa.

Il laboratorio, finanziato dal Rotary International, è organizzato dalla Fondazione Sebastiano Tusa e dallUniversità degli Studi di Palermo, in collaborazione con la Soprintendenza di Trapani e il Comune di Partanna.

La presentazione si è svolta in presenza del Sindaco di Partanna Francesco Li Vigni, del Governatore del Distretto 2110 del Rotary Club Palermo Sud Gaetano De Bernardis, del Prof. Franco Palla del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Palermo, del Direttore dell’Associazione Prima Archeologia di Partanna Vito Zarzana e del Presidente della Fondazione Sebastiano Tusa Valeria Li Vigni Tusa, in collegamento da remoto la Soprintendente di Trapani Mimma Fontana ed il Prof . Aurelio Burgio Coordinatore del corso di laurea in Archeologia del Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo.

Presenti gli allievi dell’istituto di Istruzione Secondaria Superiore Francesco D’Aguirre -Dante Alighieri di Salemi – Partanna TP.

Area Archeologica di Contrada Stretto, Partanna (TP)


Il sito archeologico di Contrada Stretto si trova a circa tre chilometri ad est dell’abitato di Partanna. La presenza di fossati scavati in questa zona e risalenti al Neolitico ha conferito a Partanna la denominazione di “città della civiltà dei fossati”. Questi rivestivano probabilmente una duplice funzione, sia idrica che cultuale. All’interno del cosiddetto “Fossato A” sono state rinvenute, infatti, alcune sepolture, tracce di focolari mentre nel “Fossato C” sono state ritrovate, dalla missione di scavo italo-spagnola, due grandi lame in selce depositate dentro una nicchia e associate ad ossa di animali.

Durante le campagne di scavo, dirette da Sebastiano Tusa, nei pressi del fossato sono state indagate, inoltre, una galleria scavata nella roccia adibita probabilmente anch’essa ad uso cultuale e legata ad una sorgente d’acqua e alcune tombe, tra cui la famosa sepoltura del “cranio trapanato” attribuibili all’età del Bronzo antico.

Com. Stam. + foto

25 recommended
comments icon0 comments
KKKKK
0 notes
143 views
bookmark icon

Write a comment...

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com