I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Alessandria hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per furto aggravato Francy Elena Parra Gonzalez, cittadina venezuelana di 37
anni, pregiudicata, in Italia senza fissa dimora e clandestina, motivo quest’ultimo per il quale è stata anche denunciata per la violazione delle norme sull’immigrazione. Il fermo della donna veniva eseguito nella mattinata del 21 luglio e scaturiva dalla denuncia relativa a un fatto accaduto il 18 giugno a una 89 enne alessandrina, la quale riferiva che quel giorno, insieme al figlio 57 enne, aveva prelevato presso la sua banca di piazza Garibaldi la somma di 2.000 euro, dirigendosi poi in un noto bar della piazza. Dopo essere entrata nel bar, la donna e il figlio si recavano in un tavolino sito in una saletta interna in quel momento completamente vuota. Il figlio si allontanava qualche minuto per andare a fumare all’esterno del locale e, nel frattempo, la 89 enne rimasta sola veniva avvicinata da due donne una delle quali, con la scusa di chiedere informazioni, la distraeva mentre la complice si impossessava della sua giacca, lasciata su una sedia e dove erano stati riposti i soldi prelevati in banca, nascondendola all’interno di una borsa e allontanandosi velocemente. I militari ricostruivano l’intera vicenda grazie alle telecamere di sicurezza della banca e del bar e con i filmati si poteva accertare che in banca era presente un giovane dalle chiare origini sudamericane che stazionava nella zona di ingresso dell’istituto bancario e osservava attentamente i movimenti eseguiti presso le casse dalle persone anziane per scegliere la vittima del successivo furto. Dalle immagini acquisite presso l’istituto bancario si vedeva chiaramente che il giovane attenzionava la donna in compagnia del figlio in quanto questi avevano effettuato un prelievo consistente di denaro, notando anche che avevano messo il denaro in una tasca della giacca della 89 enne. Considerato che la donna in denuncia riferiva di essere poi stata in un bar, si acquisivano le registrazioni del locale e si notava l’azione coordinata delle due donne nella sala interna e dell’uomo, già visto nella banca, che faceva da palo all’ingresso. Viste le immagini e le modalità dell’azione delittuosa del gruppo, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia organizzavano dei servizi preventivi in prossimità della stessa banca dove era stato effettuato il prelievo dalla vittima, ritenendo che avrebbero nuovamente agito nello stesso modo. I servizi hanno portato l’esito sperato nella mattina del 21 luglio perché alle 9.30 circa i militari in borghese notavano dentro la banca un uomo, dai chiari tratti somatici sudamericani, che corrispondeva esattamente a quello visto nei filmati del 18 giugno. All’esterno della banca, era invece presente la donna che il 18 giugno aveva materialmente rubato la giacca dentro il bar. L’uomo dopo un po’ di tempo usciva dalla banca e veniva seguito fino ai giardini pubblici di viale Repubblica dove riusciva a darsi alla fuga dopo avere notato di essere seguito, mentre la donna veniva subito fermata e accompagnata in caserma. Considerato il fatto commesso con le aggravanti dell’ingente danno patrimoniale arrecato alla vittima, dell’utilizzo di un mezzo fraudolento, dello stato di clandestinità della Parra Gonzalez, dell’aver commesso il reato riuniti in più persone, dell’avere commesso il fatto nei confronti di persona anziana che ha minore capacità di difesa e di avere commesso il fatto nei confronti di persona che aveva appena fruito del servizio di un istituto di credito, veniva eseguito il fermo di indiziato di delitto della 37 enne che veniva successivamente accompagnata presso il carcere di Vercelli. Il 23 luglio il fermo veniva convalidato e la donna veniva posta agli arresti domiciliari presso l’abitazione della cugina a Milano con l’adozione della misura del controllo a distanza mediante il braccialetto elettronico.
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