Cronaca

Furto ai danni di uno sportello bancomat. Eseguita ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere nei confronti di un 47enne

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere nei confronti di T.A., 47enne bolognese che è stato indagato in concorso con altri tre soggetti, autori materiali del furto ai danni di uno sportello bancomat della Banca Popolare di Milano di Vanzaghello (MI), avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2020.

La notte del furto, effettuato mediante l’utilizzo di un manufatto esplosivo artigianale, la c.d. “marmotta, con un bottino di circa 54.000 euro, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano avevano tratto in arresto i tre autori materiali del reato, tutti italiani, di 28, 34 e 36 anni, residenti in provincia di Bologna e contestualmente denunciato, quale complice, l’odierno arrestato, rintracciato all’interno di un appartamento sito a Milano in zona Porta Garibaldi, utilizzato come base logistica per la custodia e il confezionamento degli esplosivi. Le successive indagini hanno permesso di accertare il ruolo attivo che l’odierno arrestato ha avuto, consistito nel prendere in locazione, con false generalità, il box destinato a ospitare l’auto utilizzata per la consumazione del furto, nel verificare le condizioni del veicolo prima dell’uso e nell’accompagnare i complici con la propria auto negli spostamenti propedeutici al sopralluogo. Lo stesso avrebbe inoltre dovuto riportare i complici nella provincia di Bologna con autovettura regolare dopo il compimento del reato. Nel corso delle indagini peraltro è stato accertato come i malviventi avessero determinato il compenso per l’uomo, riconoscendone il ruolo significativo svolto nella realizzazione del piano criminoso. Sebbene quindi l’uomo non avesse preso personalmente parte al furto, gli accertamenti hanno chiarito il suo materiale contributo alla preparazione del piano delittuoso e la consapevolezza e piena coscienza del reato che sarebbe stato commesso. Sono inoltre in corso, da parte dei militari del Nucleo Investigativo di Bologna, ulteriori accertamenti per verificare eventuali responsabilità dei soggetti in altre azioni criminose simili avvenute nella Provincia di Bologna e nella Regione Emilia Romagna.

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