Giovanni Gallina: “Crisi politica, precariato e sviluppo? Potrebbe essere la svolta politica di non ritorno”
“Potrebbe essere la svolta politica di non ritorno! ho voluto far passare un po’ di tempo per meditare e razionalizzare su tutto quello che e’ accaduto.
Vengo da un’educazione e da una cultura familiare tradizionale con una sua integrità morale, accentuata dalle esperienze vissute in diversi gruppi sociale e sportivi in cui ho imparato le regole del convivere all’interno di compagini sociali e ho capito che alle volte il rinunciare al benessere personale in cambio della vittoria collettiva non pesa” – a dirlo in una nota è Giovanni Gallina, consigliere comunale di Azione Popolare a Carini.
“Credo che nelle ultime vicende politiche si sia superato il limite. Penso sia stata lesa la dignità morale di un gruppo allo scopo di depotenziarlo renderlo indifeso E premetto e ringrazio i numerosi messaggi di solidarietà ricevuti dagl’addetti ai lavori , dai dipendenti , dai cittadini che ci chiamano a difendere l’ integrità del pensiero politico che rappresentiamo come centro destra moderato.
Ricordo che la lista Azione Popolare e il nuovo gruppo Confederazione di Centro rappresenta il 50 per cento dell’elettorato che ha portato in trionfo questa amministrazione e ricordo ancora che nelle iniziali e prolungate beghe dei gruppi politici di maggioranza è stata quella che ha retto il consiglio , che ha trascinato il consiglio e ha portato avanti l’indirizzo politico della stessa amministrazione .Oggi è evidente che la presente forza politica non è rappresentata in Giunta a seguito della rottura del patto politico ed è chiara la crisi politica. È una crisi che arriva in un momento delicatissimo visto i bilanci comunali e la questione della stabilizzazione dei dipendenti e noi per senso di responsabilità e di vicinanza faremo il possibile affinché questo procedimento si chiuda con una nota positiva, affinché questi padri e madri di famiglia dopo anni spesi per questa amministrazione conquisteranno quella meritata serenità.
Non dimenticando da contraltare il bacino dei lavoratori ex pip – emergenza Palermo, personalmente ho partecipato con loro ai diversi scioperi organizzati, siamo riusciti anche a dialogare con le istituzioni che si stanno occupando della questione, vista la nuova battuta d’arresto del percorso per la stabilizzazione per i quali l’Ars aveva disposto nella manovra finanziaria dell’aprile scorso il passaggio alla Resais, società partecipata della Regione Siciliana.
Mi preme anche sottolineare – conclude – che le beghe politiche non possono e non devono ostacolare o paralizzare le diverse connessioni legate con il territorio, non ce’ più tempo per l’inerzia! lo gridano ad alta voce i cittadini , gli imprenditori gli investitori”
Com. Stam. Ric. Pubbl.