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Independence Day – Rigenerazione ~ Il ritorno degli alieni cattivi

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Un sequel a distanza di 20 anni meno (repubblicanamente) becero e redditizio? Capita, anche perché lo specialista in blockbusters Emmerich ci ha tenuto a dimostrare, da par suo (e solo ogni tanto), che aspira a qualche sfumatura in più (Anonymous, Stonewall). Ci sono tre innovativi elementi di spicco in quest’ulteriore e spettacolare cronaca fantascientifico-catastrofica incentrata su un massiccio, impressionante, reiterato tentativo di mostruosi e vendicativi alieni di violare e distruggere la Terra. Anzitutto, il 2016 mostrato nel film deriva dalla vittoria spaziale del 1996: il mondo è un posto migliore, tutti i Paesi collaborano armoniosamente fra loro (compresi gli africani e la non più economicamente temuta Cina), non ci sono più guerre; risultati ottenuti con l’aiuto della preziosa tecnologia extraterrestre. Una dimensione parallela (e ottimistica) del presente, insomma. In secondo luogo, si rappresenta – in una fase precisa nonché successivamente – l’angoscioso timore (giustificato o meno dagli avvenimenti, non è quello il punto) di alcuni caratteri di perdere i propri genitori, e quindi le origini. Sensazione rincarata più avanti, in maniera diversa, dalla terza possibile osservazione (estrapolabile già dal trailer): gli invasori paiono votati a cancellare i monumenti del nostro pianeta; ai fini del plot forse è un caso, tuttavia negli sceneggiatori (un inutilmente nutrito team capitanato dal regista e Dean Devlin, autori del n.1, e completato da Nicolas Wright, James A. Woods e James Vanderbilt) è evidente l’intenzione di instaurare un parallelismo con l’ISIS.

Il comunque pompato lungometraggio, la cui uscita prima era pianificata a luglio (come nel resto del globo), è popolato da buona parte del vecchio cast, dallo studioso Jeff Goldblum (con il suo irriducibile padre finzionale Judd Hirsch) all’ormai ex presidente traumatizzato (e sensitivo) Bill Pullman, e perfino il dipartito Robert Loggia fa un’ultima comparsata; l’esaltato scienziato Brent Spiner esce addirittura da un coma ventennale ed è subito pimpante (così o niente). Will Smith, indisponibile, non c’è, il suo eroico personaggio è morto da tempo; in compenso appare la “vedova” Vivica A. Fox, mentre il “figlio” Jessie T. Usher non è che uno dei giovani militari costituenti la battagliera nuova leva della serie (non è escluso che diventi tale). Gli altri sono il solito scavezzacollo Liam Hemsworth, Maika Monroe, nel ruolo della rampolla di Pullman, e l’orientale Angelababy; a loro vanno aggiunti almeno i volti piuttosto noti di Charlotte Gainsbourg, William Fichtner, Sela Ward (nella Casa Bianca ora abita lei…) e Joey King.

Independence Day – Rigenerazione (Independence Day: Resurgence, USA, 2016) di Roland Emmerich con Liam Hemsworth, Jeff Goldblum, Bill Pullman, Maika Monroe, Jessie T. Usher

di Massimo Arciresi

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KKKKK
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