Intervista  Forse Danzica

Da maggio 2022 in distribuzione Believe Digital “Lunaire“, il nuovo disco del progetto Forse Danzica.

Matteo Rizzi torna con un nuovo capitolo definitivo che vive nei locali underground di Milano e che nasce da una relazione a distanza in bilico: un disco che definisce il genere dell’electro-noir e che conferma Forse Danzica tra le realtà indipendenti più interessanti della scena.

Lo abbiamo incontrato, e le abbiamo chiesto se quella ragazza che questo disco l’ha ispirato, lo ha anche ascoltato alla fine. Ecco cosa ci ha risposto!

• Da dove arriva il nome “Forse Danzica”? E’ un nome che identifica tutt’ora il progetto nonostante i cambiamenti?
  Viene dalla città in cui è cominciato tutto: nell’air b’n’b in cui alloggiavamo io, Marco e i nostri amici c’era un pianoforte e avevo fatto sentire a marco per la prima volta alcuni pezzi miei, proponendogli di lavorarci insieme. Dopo un po’ di tempo, quando ho chiesto a Marco se si ricordasse quando fosse iniziato il percorso insieme, mi aveva risposto “forse a Danzica”. E lo abbiamo tenuto come nome.

• Quale consiglio daresti a chi sta vivendo ora una relazione a distanza? Nessun consiglio, le relazioni sono tutte diverse. L’importante è stare nelle sensazioni, anche quelle dolorose, e conoscere sé stessi e gli altri attraverso le esperienze.

• E a quella ragazza viveva a Parigi, ha ascoltato “Lunaire”? Che ne pensa? 
  Certo che lo ha ascoltato, anche perché lo aveva sentito già tutto mentre lo scrivevo ed era pure venuta in ritiro con me, Marco e Davide (di Studio Cemento) mentre lo stavamo finendo l’estate scorsa. Ha sempre detto che le piaceva.
  
  
• Come sei entrato in contatto con il ciclo di Pierrot Lunaire di Schoenberg e perchè ti ha segnato così tanto?
  Un esame dell’Università, mi ha segnato perché era strutturalmente diverso da qualsiasi cosa avessi ascoltato prima. Poi Pierrot viene presentato come un taciturno dandy di Bergamo innamorato della luna, che per me vuol dire innamorato di qualcosa che in cambio dà solo illusioni e non consente la creazione di aspettative di ricevere qualcosa in cambio dell’amore e della dedizione all’amore. Mi ricorda sempre che l’amore, anche quando è dilaniante, arricchisce innanzitutto chi ama, è un’esperienza sostanzialmente personale, che va oltre a esiti e delusioni.
  
  
• Cosa c’è nel futuro di Forse Danzica? 
  Sto scrivendo tante cose nuove e molto diverse da quelle fatte fino ad ora.

Com. Stam: