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L’8 Marzo, Marina Paterna festeggia la forza, il coraggio, la costanza e l’impegno sociale di un’icona di stile: Elisabetta Franchi.

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L’8 Marzo, Marina Paterna festeggia la forza, il coraggio, la costanza e l’impegno sociale di un’icona di stile: Elisabetta Franchi.

Se mi chiedessero, oggi, che donna vorrei essere, risponderei che vorrei essere la somma, la sintesi di grandi Donne che hanno combattuto grandi battaglie morali, lavorative ed etiche.

La prima grande Donna che le torna in mente?

Le risponderò così: Il primo ruolo che interpretai come attrice in un saggio di fine anno fu quello di  Rita Levi Montalcini, mi dissero che le somigliavo per l’impegno e la classe. Ricordo solo che mi imbarazzai e decisi di acconciarmi i capelli proprio come lei e di indossare un maglioncino elegante ma rosso. Chissà forse per me quel rosso rappresentava, in qualche modo, il coraggio. Ecco, la prima donna in assoluto è lei Rita Levi Montalcini.

Si può definire, oggi, una donna che segue la moda?

La moda ha sempre condizionato il mio stile ed il mio modo di essere. L’ho sempre vista come uno scudo pronto a ripararmi dai giudizi altrui. Come una coperta di Linus entro la quale al caldo mi sento protetta e al sicuro. Ma una cosa dovete saperla, non sono mai stata alla moda, ho sempre inseguito solo ed esclusivamente lo stile.

Chi è per lei la Donna di oggi a cui si ispira?

Oggi, a 38 anni, dico che donna è colei che protegge il suo nido, che lo festeggia ogni giorno, che lotta per costruire la sua posizione sociale e lavorativa solo ed esclusivamente con il sacrificio del suo impegno, che protegge chi è indifeso come ad esempio gli animali. Ecco, Elisabetta Franchi per me è tutto questo.

Che valori identifica in lei?

È una stilista che ha avuto la forza di non mollare mai. Una donna con la D maiuscola che, a un certo punto, ha trovato l’uomo che ha creduto in lei, che l’ha amata sin da subito, colui che le ha permesso di costruire, giorno dopo giorno, il suo sogno. La stilista Elisabetta Franchi se lo meritava già dagli albori un uomo così, perché in lei aveva riconosciuto una luce. Si chiama talento ed è inconfondibile. Quando lo riconosci, e vedi per la prima volta, non puoi non restarne ammaliato perché è un mix tra energia, passione, impegno, determinazione, costanza, dedizione e, perché no, un pizzico di follia.

Si rivede quindi nella Donna Elisabetta Franchi?

Sì forse mi rivedo in lei, perché, è vero, dietro un talento ci sono sempre grandi persone che credono in te, che ti stimolano a fare, a non mollare, che ti ricaricano quando non credi di farcela, che ti prendono per mano e ti fanno volare, per aspettare poi con pazienza il momento in cui tornerai giù. E loro sempre pronte a sostenerti. Si chiamano famiglia, amici, mamma, papà, sorelle, mariti, collaboratori fedeli e fidati.

Ci racconti di questa Stilista e di cosa la fa sentire così vicina a lei tanto da definirla oggi 8 Marzo la donna che festeggia.

Elisabetta Franchi dopo il periodo di ascesa lavorativa esponenziale, ottenendo grandi soddisfazione personali, ad un tratto vede la sua favola interrompersi. Dopo grandi  sacrifici e frustrazioni, la vita le toglie ciò che di più importante le aveva dato. E mi fa male tanto per lei immaginare quel che ha provato.

Perché cosa le accadde?

Il marito muore, lasciandola con una piccola meravigliosa creatura che porta il nome di una principessa, Ginevra, che ha gli stessi occhi del suo papà. Così Elisabetta cade e deve rialzarsi e lo fa da sola. Saranno anni molto difficili per lei. Così si butta a capofitto con tutte le sue energie nel lavoro e fa, crea, costruisce. Creando, dal nero del buio di un immenso dolore, colore. Un po’ come cerco di fare io da sempre, da quando ho subito la violenza…

Non si diventa artisti per caso. Lo diventi quando scavi dentro di te e devi proteggerti e rinascere. Ma non voglio parlare di me… torniamo ad Elisabetta.

Cosa accadde dopo questa grande perdita?

Nel tempo, finalmente, Elisabetta ritrova un amico sincero, sempre pronto ad esserle vicino, che la sosterrà e che la conosce bene.  Il suo primissimo fidanzato, Ivan, che dopo anni diventerà il suo secondo marito. Ecco perché stimo profondamente Elisabetta Franchi, non si è mai buttata via con il primo uomo che passava. Ha sempre rispettato se stessa, onorando il lavoro costruito con il suo primo grande amore, portando energia intorno a sé e vestendo sempre grande dignità.

Troverà quindi la forza di rialzarsi?

Ed è così che ritroverà di nuovo la forza per rialzarsi, passo dopo passo, iniziando a riempire d’amore ogni cosa, la sua casa, la sua anima, cercando di colmare quel grande vuoto, circondandosi di amore per la vita e per i suoi adorati animali, divenendo in poco tempo portavoce di grandi cause animaliste.

Quale altro aspetto le riconosce?

La coerenza. Ci vuole coerenza nella vita e non manca di certo ad Elisabetta Franchi. Lei infatti da sempre non produce capi con pellicce vere ma sintetiche. Ho parlato di stile, determinazione, forza, energia, coraggio, impegno etico, ecco cosa è per me, Marina Paterna, una Donna. È come un fiore che nasce, cresce, soffre e muore ma poi, dal suo dolore, si reinventa e rifiorisce. A testimonianza di ciò Elisabetta Franchi con impegno e costanza crea un Head Quarter, nelle campagne Bolognesi. Il suo quartier generale. Maestoso, imponente di carattere.

Lei ha mai avuto modo di visitarlo?

Sì, ed ero emozionata ed orgogliosa. Volevo incontrarla a tutti i costi per dirle esattamente ciò che penso di lei. Ho visitato solo una volta quella sede, seppur solo all’interno dell’ingresso principale per parlare con una sua collaboratrice. Ai tempi, Elisabetta era davvero impegnatissima e sotto pressione con il lancio della sua collezione in uscita e fui costretta a rimandare il nostro possibile incontro. Ho preferito fare un passo indietro ed aspettare il momento giusto. Ma in quel luogo ho riconosciuto tutta la sua classe, femminilità ed eleganza in ogni singolo elemento. Vi sembrerà assurdo, ma c’era la sua eleganza ed il suo rigore anche nella ciotola del cane all’ingresso.

Dedica a lei il suo 8 Marzo, un augurio quindi da Donna a Donna?

Sì, perché no? Invertiamo i canoni e smettiamola di aspettarci sempre qualcosa dagli uomini. Ringraziamoci ogni tanto anche tra di noi con una sana e legittima solidarietà femminile che non guasta mai.

8 Marzo 2019, quindi oggi Marina Paterna la scrittrice incorona Elisabetta Franchi icona di stile?

Sì, mi piace pensarlo. Mi piace l’idea che possa arrivarle, anche se da lontano, il mio pensiero. Penso sinceramente sia un’icona di stile. E voglio oggi 8 Marzo festeggiare così la festa della donna.

Marina Paterna, il suo desiderio per il suo nuovo pubblico che come scrittrice e regista cresce ogni giorno sempre di più?

Spero che le nuove generazioni prendano ad esempio donne forti, coraggiose e che combattano, sempre pronte in prima linea, per far valere, vincere e portare avanti non solo i loro diritti ma anche e soprattutto quelli degli altri. Di coloro che non si possono difendere da soli.

Ecco per me è lei, Elisabetta Franchi con tutta la sua sprizzante energia contagiosa, la vera icona di stile moderna che veste tante donne. Perché la vera bellezza sta nella generosità e nella condivisione.

Spera un giorno di poterle stringere la mano personalmente?

Assolutamente sì!

Com. Stam.

 

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