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La Polizia arresta il terzo autore della violenta aggressione, che lo scorso 7 maggio ha ridotto in fin di vita una anziana


Palermo: La Polizia di Stato individua ed arresta il terzo autore della violenta aggressione, che lo scorso 7 maggio ha ridotto in fin di vita una anziana cittadina

La Polizia  ha tratto in arresto Veronica Rizzo, 20enne di Belmonte Mezzagno, in esecuzione di una Ordinanza di Custodia Cautelare Domiciliare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo.

La donna è la compagna di FEDERICO Domenico, il 22enne di Belmonte Mezzagno, già tratto in arresto dalla Polizia di Stato nelle immediatezze del tentato omicidio di un’anziana cittadina palermitana, raggiunta, aggredita e ridotta in fin di vita, nel suo appartamento di via Empedocle Restivo.

Quello di Veronica Rizzo è il terzo arresto dei poliziotti dei “Falchi” della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile, in relazione al tentato omicidio dell’anziana, che di quella efferata aggressione hanno ricostruito integralmente il quadro e delineato i ruoli dei partecipanti.

A distanza di qualche minuto dall’aggressione subita, seppur stremata e gravemente ferita, era stata la stessa anziana a fare i nomi dei suoi aggressori; la Polizia di Stato ha ricostruito movente e dinamica della spedizione punitiva:

FEDERICO Domenico, operaio impegnato in lavori di ristrutturazione nella casa della vittima, era stato accusato dalla donna di essersi appropriato di un portafogli e di alcuni monili trovati in casa, durante i lavori; allo scopo di invocare la sua innocenza, Federico, in compagnia della convivente e di un amico 17enne, avrebbe raggiunto la donna nel suo appartamento, il pomeriggio del 7 maggio; quella che per Federico avrebbe dovuto essere una discussione chiarificatrice, non sarebbe servita a ridurre la donna a più miti propositi rispetto ad una paventata denuncia alle Forze dell’Ordine. L’irremovibilità della donna e, forse, lo spettro della denuncia, avrebbero trasformato la paura dell’uomo in cieca violenza: Federico si sarebbe avventato sulla donna, l’avrebbe più volte accoltellata con un paio di forbici trovate in casa ed avrebbe tentato di soffocarla con un foulard indossato dalla vittima ed un cuscino, coadiuvato da un amico minorenne; Veronica Rizzo avrebbe colpito al fianco ed all’addome la donna con calci e pugni, vincendo il suo flebile tentativo di resistere alla brutale violenza di Federico e del minorenne.

Soltanto l’aver simulato di aver perso i sensi, avrebbe salvato la donna da una tragica fine e convinto i malfattori ad allontanarsi.

La donna, tramortita e stordita, si sarebbe trascinata da alcuni vicini e, tramite loro, avrebbe dato l’allarme.

I poliziotti, subito accorsi in via E.Restivo, hanno raccolto le prime informazioni fornite proprio dalla donna che, con un filo di voce, ha indirizzato gli agenti sulle tracce degli operai che avevano condotto i lavori nel suo appartamento.

Le accuse a Veronica Rizzo rivolte dalla vittima sono state corroborate dal racconto dello stesso Federico.

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