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La polizia li deve inseguire i ladri o no?

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Nei giorni scorsi, questa sigla Sindacale ha appreso che con nota del 29 Marzo 2022, a firma del Primo dirigente dottoressa RUCCI, Dirigente, del Compartimento della Polizia Stradale Lombardia, anche se sotto forma di direttiva, veniva sostanzialmente “CONSIGLIATO”, alle pattuglie, che nel caso in cui un veicolo non si fermi all’ALT imposto dagli Operatori,

questi non dovranno porsi all’inseguimento del reo, ma dovranno limitarsi ad annotare il numero di targa, il modello di auto e la direzione di fuga, allo scopo di diramarle, attraverso la Sala Operativa, all’altre pattuglie e/o FF.OO.,  per le ricerche volte al rintraccio dei fuggitivi. Il suddetto “CONSIGLIO”, viene corredato dalle possibili responsabilità penali, amministrative o disciplinari determinate da un comportamento imprudente, senza tralasciare che gli eventuali danni ai mezzi di servizio saranno oggetto di PUNTUALI, inchieste per eventuali profili di responsabilità. A tal riguardo, appare opportuno evidenziare che, qualche mese orsono, questa organizzazione sindacale, aveva già tutelato giudizialmente il caso di due poliziotti a bordo di una volante, indagati in stato di libertà, a seguito di un inchiesta interna, in quanto ritenuti ”COLPEVOLI” di aver rintracciato e rincorso un presunto ladro, sospettato di aver scippato una donna, poi assolti con formula piena, in primo grado, su richiesta della stessa Procura ai sensi dell’art. 530 comma 1 del Codice di Procedura Penale, “perché il fatto non sussiste”. Orbene, ciò che salta subito all’occhio è la modalità con la quale viene redatta tale circolare, sotto la forma di un “CONSIGLIO” che, francamente appare più una minaccia rivolta agli Operatori, peraltro lasciando agli stessi una responsabilità organizzativa che apparterrebbe ad altri. Per questo ci chiediamo se una tale missiva debba essere così redatta; se i Dirigenti della Polizia di Stato, essendo questa una struttura verticistica, “Devono”, disporre ciò che secondo loro, in funzione delle leggi e dei regolamenti, risulta essere previsto, ma non di certo dare questa sorta di consigli, rimettendo cosi al parere dell’Operatore se può o non può adottare quel determinato comportamento. Di certo vorremmo anche chiedere cosa succederebbe nel caso in cui la vettura che decide di non fermarsi all’alt viene intercettata da altri equipaggi che hanno precedentemente ascoltato la nota radio, questi ovviamente la vedranno sfrecciare riportando i dati già conosciuti dalle Sale Operative ed al massimo le ultime direzioni di fuga, ma allora quale scopo avrebbe, tanto fin quando non si fermerà sarà del tutto impossibile procedere nei loro confronti, speriamo abbiano poca benzina!!! Ed inoltre, supponiamo che quegli Operatori non si pongano all’inseguimento dei fuggitivi i quali, portando così a termine, supponiamo ancora, un disegno criminoso, motivo per il quale vengano indagati e persino rinviati a giudizio per il loro comportamento (magari ritenuto di favoreggiamento verso i criminali), chi salverà i colleghi dai rigori della Giustizia? Forse la Dirigente? Forse una Circolare così congegnata? Noi riteniamo di no. Risulta, riduttivo e mortificante, dover “invitare”, il personale a far molta più attenzione alle responsabilità paventate in tale circolare che alle insidie che dei potenziali malviventi, rappresentano essi stessi per la comunità. Vorremmo poter, con il nostro operato, a trasmettere ai cittadini una percezione di sicurezza più elevata, che li faccia sentire al sicuro e tutelati. D’altronde, quando il personale operante si strada inizia un inseguimento di coloro che hanno violato il loro invito a fermarsi ad un posto di blocco, lo fa azionando sirena e lampeggiante e questo sì è chiaro segnale di rispetto delle leggi, della sicurezza dei cittadini e degli altri utenti della strada. In ultimo, vorremmo capire quanto, in funzione di tale circolare, qualora aumentassero i reati una volta che i malfattori comprenderanno che basterà sgommare con le auto o a bordo delle moto, per guadagnare la non punibilità, consci del fatto che il Poliziotto potrà limitarsi ad urlare senza rincorrerlo, chi ne sopporterà le conseguenze? Molto probabilmente la collettività. Chi ne pagherà le responsabilità? Probabilmente nessuno. Gli uomini e le donne in divisa, in ragione di codeste circolari, vengono letteralmente privati della serenità necessaria per operare, nonché dell’autorevolezza che li rende autoritari nei confronti dei malfattori, generando così in questi ultimi un senso di onnipotenza. Siamo certi che non è questo quello che vogliono i cittadini lombardi dalle loro Forze dell’Ordine, siamo certi che una Polizia moderna deve dare molto più alla cittadinanza. Purtroppo però, crediamo che una Circolare così congegnata, abbia non solo minato la fiducia tra gli Operatori e la dirigenza, ma abbia esposto a feroci critiche proprio l’amministrazione della Polizia di Stato, poiché tale notizia, ripresa dalle più grandi testate giornalistiche è già stata oggetto di un dissenso generale. Risulta innegabile che senza la reciproca fiducia tra operatori e dirigente, non potranno esservi risultati positivi anche per la stessa immagine del Ministero e delle sue Forze di Polizia. Pertanto ci chiediamo se non sia il caso di valutare di assumere le più opportune misure volte a ripristinare la serenità del personale e la tranquillità dei cittadini.

Segreteria Nazionale

Com. Stam.

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