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Morti sospette all’ospedale di Lugo, indagate altre due persone


Indagati per omicidio volontario altri due dipendenti dell’ospedale “Umberto I” di Lugo, in provincia di Ravenna. I due sono stati associati all’omicidio dell’8 aprile 2014, avvenuto ad opera dell’ex infermiera Daniela Poggiali, in quanto non avrebbero “impedito l’evento”.
Uno è l’allora direttore del reparto di Medicina interna, l’altra è l’allora caposala, da poco in pensione. Ai due, difesi dagli avvocati Guido Magnisi e Roberto D’Errico di Bologna, nei giorni scorsi è stata notificata un’informazione di garanzia dal procuratore capo Alessandro Mancini e dalla pm Angela Scorza, titolari del fascicolo.
Al momento viene loro contestato l’omicidio della 78enne Rosa Calderoni sulla base dell’articolo 40 capoverso del codice penale, ovvero: “Non impedire un evento, che si ha l’obbligo di impedire, equivale a cagionarlo”.
Dalle prime indagini infatti risulta che i due avrebbero omesso di adottare le misure organizzative e procedurali idonee a impedire l’uccisione della 78enne. Al medico, in particolare, vengono ricondotte l’esecuzione di alcune autopsie interne fatte senza avvertire la magistratura, mentre alla caposala viene ricondotta una mancata vigilanza del personale infermieristico, nonostante le diverse segnalazioni sull’operato della Poggiali.

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