Nuove tariffe 118 Sicilia, la UIL-Fpl e la FPCGIL: “Proposta inadeguata, chiediamo nuove soluzioni”
Reputiamo la proposta di aumento del 20% delle tariffe orarie non adeguata all’attività svolta in emergenza da medici e infermieri – così in una nota a firma congiunta il segretario regionale alla sanità UIL Fpl Pippo Piastra, il coordinatore regionale 118 Sicilia Alessandro Fecarotta, la segretaria regionale FPCGIL Monica Genovese e il dirigente sindacale FPCGIL Tino Corrao.
I segretari evidenziano il rischio di fuga di un numero importante di personale sanitario dal sistema urgenza-emergenza 118 verso altre forme di incentivazione all’interno delle strutture ospedaliere, con il rischio che si lascino scoperte le postazioni e le basi di elisoccorso 118.
Una conseguenza – spiegano – che avrebbe al contempo, gravi ricadute sulla salute della collettività e che impone con urgenza il reperimento di maggiori risorse finanziarie per assicurare un servizio di qualità con standard adeguati a quelli del resto d’Italia.
L’assessore – proseguono – alle nostre osservazioni – ha risposto che il personale infermieristico e medico potrebbe essere facilmente sostituito da altro personale.
Un’affermazione che non accogliamo e che pertanto ci spinge a chiedere all’assessorato in indirizzo e al Presidente della regione Siciliana Renato Schifani di intervenire per trovare soluzioni soddisfacenti, al fine di garantire dignità e capacità attrattiva per un lavoro grazie al quale i professionisti assicurano un sistema efficente nella rete emergenza-118.
Nelle prossime ore proporremo iniziative di mobilitazione precedute da assemblee e momenti di confronto con le lavoratrici e lavoratori”.
Com. Stam. + foto