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Palermo: Si era finto vittima di una rapina, per intascare il rimborso assicurativo

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la Polizia smaschera la messinscena di un tabaccaio palermitano
La Polizia di Stato ha denunciato, a piede libero, un tabaccaio palermitano, 41enne, resosi responsabile dei reati di simulazione di reato e procurato allarme.
L’uomo, titolare di una tabaccheria della zona ovest cittadina, ieri mattina, ha sottratto al Commissariato di P.S. “S. Lorenzo”, tempo, uomini e risorse, denunciando una patita, violenta rapina, descritta con dovizia di particolari e trasporto emozionale.
Al titolare dell’esercizio commerciale ha, forse, però, fatto difetto la fantasia, avendo egli attinto a piene mani al classico repertorio delle rapine da strada a titolari di esercizi, spesso narrate dalle cronache metropolitane.
A tale tipologia di reato predatorio e alle sue modalità di realizzazione, purtroppo per l’impostore, sono bene avvezze anche le Forze dell’Ordine ed i reparti investigativi della Polizia di Stato che, che, nel corso di un breve interrogatorio, hanno fiutato il puzzo della menzogna e costretto il tabaccaio alla ritrattazione.
L’uomo, ieri, nelle prime ore della mattinata, aveva chiesto ed ottenuto dal numero d’emergenza della polizia “113”, il sollecito intervento di una volante della Polizia di Stato, per “avere subito una violenta aggressione, a scopo di rapina, da parte di un giovane travisato da casco integrale” che, senza neanche faticare tanto, era riuscito a sottrarre alla vittima la considerevole cifra di 7000,00 euro, contenuta nel borsello.
Soccorso e tranquillizato dai poliziotti della “Volante” inviata dalla Sala Operativa, il tabaccaio era stato invitato a presentarsi presso i locali del Commissariato di P.S. “S.Lorenzo” per sporgere denuncia e fornire ogni utile elemento alla individuazione del fantomatico rapinatore.
L’audizione, come da prassi, è stata condotta dai poliziotti della Sezione “Investigativa”, di quelli che, di racconti di patite rapine, ne hanno ascoltati tanti, durante la loro carriera.
Ad ognuno il suo mestiere: tra i poliziotti ed il tabaccaio teatrante ha prevalso chi la sua professione la svolge con passione ed autentcità. Gli agenti hanno colto più di una contraddizione nel racconto dell’uomo: per esempio, come mai la vittima avesse ceduto alla richiesta del rapinatore, senza la benchè minima reazione e, come mai il rapinatore non avesse sottratto anche il portafogli alla vittima.
Il tabaccaio, incalzato dalle domande dei poliziotti, ha, infine, ceduto: ha raccontato di avere simulato la rapina per non versare ai Monopoli di Stato la somma (i settemila euro, denunciati, come rapinati ) necessaria a sbloccare il carico di sigarette da ritirare e che tale somma sarebbe stata, invece, ricavata dall’indennizzo assicurativo, essendo l’uomo assicurato, in caso di rapina.
Il tabaccaio dovrà rispondere dei reati di simulazione di reato e procurato allarme.

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