Numerose perquisizioni domiciliari sono state eseguite dalla polizia postale nei confronti di indagati maggiorenni e minorenni nell’ambito di un’operazione di contrasto della pornografia minorile. L’operazione è stata coordinata dalla Procura distrettuale della Repubblica di Catania. Perquisizioni sono state effettuate a Catania, Siracusa, Ragusa, Palermo, Caltanissetta, Reggio Calabria, Potenza, Avellino, Roma, Reggio Emilia, Lucca, Milano, Torino, Cuneo, Treviso e Venezia. Le indagini della polizia postale di Catania sono iniziate in seguito alla denuncia dei genitori di una sedicenne, che è stata anche minacciata e ricattata. I delinquenti adescavano minorenni su Internet convincendole a realizzare immagini hot che poi venivano cedute ad altre persone, ricorrendo principalmente a WhatsApp. La rete era collaudata ed estesa, tanto da coinvolgere venti indagati residenti in sedici città italiane. Tra loro anche minorenni che hanno poco più di 14 anni e due maggiorenni con precedenti penali in materia di pornografia minorile. Nel corso delle perquisizioni da parte del personale specializzato della polizia di Stato, è stata confermata la detenzione delle immagini della sedicenne che ha sporto denuncia.
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