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Politiche giovanili ed Enti locali, l’Anci Sicilia istituisce un coordinamento regionale 

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Servirà a migliorare l’interlocuzione fra le istituzioni e il territorio e a prevenire fenomeni come la dispersione scolastica e i NEET

“Dall’incontro di oggi nasce il  Coordinamento regionale tra gli Enti locali che, anche attraverso il coinvolgimento delle altre istituzioni, avrà il  fine di coniugare le politiche giovanili con le azioni di sviluppo del territorio, con il miglioramento del sistema di formazione e accesso al mercato del lavoro e per mettere in campo tutte le  possibili azioni  di prevenzione in materia di dispersione scolastica e di NEET, acronimo di “Not in Education, Employment or Training” che identifica la quota di popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione”. Questa la dichiarazione di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia nel corso dell’incontro sul tema “Politiche giovanili ed Enti locali” svoltosi stamattina a Palermo, presso i locali dell’Associazione. 

Hanno preso parte all’evento, fra gli altri, oltre al presidente e al segretario generale dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, Patrizia Fasulo, in rappresentanza dell’Ufficio scolastico regionale, Maurizio Lo Piccolo di ANPAL servizi, Serena Angioli dell’Agenzia Nazionale giovani  e Luciano Marino, presidente di ANCI Giovani Sicilia. Le relazioni sono state affidate a Francesco Di Giovanni, coordinatore generale del Centro Tau e dell’Associazione “Inventare Insieme” di Palermo, Francesco Lucido, responsabile dell’Osservatorio Infanzia e Adolescenza dell’ASP di Trapani e Tiziano Salvaterra, direttore della rivista “Giovani e Comunità locali”.

“I giovani non sono una categoria ma il motore  per pianificare un futuro migliore per la nostra Isola. È nostro dovere di cittadini e di amministratori coinvolgere i giovani in tutti i processi di sviluppo dei nostri territori, rendendoli i veri protagonisti  del cambiamento”.Ha dichiarato Paolo Amenta presidente di ANCI Sicilia.

“Il confronto di oggi nasce dall’esigenza di costruire percorsi e strumenti che permettano una migliore interlocuzione fra i giovani e le istituzioni locali e per favorire un’azione più incisiva e propositiva dei giovani nei territori, cercando di intervenire per limitare l’emigrazione delle nostre risorse umane migliori”.  Ha aggiunto Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’ANCI Sicilia.

“Per favorire, quindi, una migliore interlocuzione fra le varie realtà territoriali e le istituzioni e per valorizzare gli spunti, le idee e le iniziative che provengono dal mondo dei giovani – conclude il presidente Amenta – abbiamo deciso di creare un Coordinamento regionale stabile che inneschi e coordini opportunità di formazione, favorisca una migliore interlocuzione con il  mondo del lavoro  e promuova maggiori occasioni di crescita per le fasce più giovani delle nostre comunità, diventando fucina di cambiamento e soprattutto di sviluppo per la Sicilia”. 

Com. Stam.

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