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Rapporto annuale del Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza sull’attività operativa – anno 2016

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L’attività operativa della Guardia di Finanza in Sicilia nell’anno 2016, seguendo gli indirizzi fissati dall’Autorità di Governo e dal Comando Generale del Corpo che ne ha delineato le strategie di sviluppo in relazione alle peculiarità dei vari contesti territoriali, ha riguardato in via prioritaria:

  • la lotta al sommerso, alle frodi fiscali ed al gioco illegale;
  • la vigilanza sul regolare andamento della spesa pubblica e sulla legalità nella Pubblica Amministrazione;
  • la tutela dell’economia e dei mercati dai traffici illeciti, via terra o per mare, e dalle infiltrazioni criminali concorrendo, con le altre forze di polizia, nel dispositivo di ordine e sicurezza pubblica nell’Isola,

con un approccio dettato dalla mission istituzionale del Corpo: presidiare il territorio vigilando sul benessere della collettività, in termini di equità sociale e libertà economica per i cittadini, le imprese e i professionisti onesti.

I più significativi esiti di tale operatività, portata a compimento nelle province siciliane con interventi d’iniziativa e/o attivati dalle 6.620 indagini concluse su richiesta delle Autorità Giudiziaria e Contabile, sono di seguito riepilogati distinti per settore.

CONTRASTO DEGLI ILLECITI DI NATURA FISCALE.

Nel solco di un indirizzo ormai consolidato nel tempo, anche nel 2016 il principio ispiratore fondamentale dell’operatività del Corpo nel comparto della “Tutela delle Entrate” è stato la concentrazione delle risorse verso l’individuazione e il contrasto delle più gravi e diffuse condotte, fraudolente e/o mirate all’illecito arricchimento, che contestualmente causano:

  • la sottrazione di ingenti disponibilità finanziarie alla collettività, che potrebbe destinarli a sostenere i bisogni di tutti, ovvero ad alleviare l’aggravio della contribuzione fiscale sui cittadini onesti;
  • l’inquinamento dell’economia locale, attuando una concorrenza sleale basata sull’illecito vantaggio tratto dalle condotte illecite, a danno di imprese e professionisti corretti, sui quali peraltro ricadono effetti negativi anche in termini di crescita del carico fiscale.

Avvalorata dall’utilizzo di efficaci schemi investigativi e dall’impiego dei peculiari strumenti di monitoraggio ed analisi di rischio che supportano l’attività di intelligence, l’azione nel comparto tributario, in Sicilia si è materializzata in complessivi 3.435 tra controlli e verifiche fiscali, oltre a 582 indagini su contesti di rilievo penale.

Tali interventi, conclusi con la scoperta di 829 reati fiscali, hanno indotto a segnalare all’A.G. 1.034 soggetti, per condotte illecite mirate a “sfuggire” alla contribuzione fiscale, con sistemi fraudolenti quali: le false fatturazioni; l’omessa dichiarazione dei più consistenti volumi di reddito e d’affari prodotti; la compensazione di crediti erariali inesistenti; la sottrazione, con artifici, delle ricchezze accumulate al ristoro dei debiti fiscali.

Sono 581 i soggetti risultati completamente sconosciuti al fisco pur avendo svolto attività produttive (evasori totali), mentre 89 sono i contribuenti scoperti che dichiaravano volumi d’affari inferiori alla metà di quelli realmente conseguiti.

Le “frodi all’IVA” individuate, perpetrate attraverso l’interposizione fittizia di imprese fantasma (cd. Cartiera nella fatturazione, ammontano a 114, mentre 58 sono i casi di elusione delle norme che regolano la fiscalità internazionale individuati. Scoperti, infine,  160 responsabili di evasione dei canoni di locazione immobiliare.

Le indagini patrimoniali per assicurare il recupero delle imposte evase, nei confronti dei soggetti responsabili di reati tributari, hanno consentito di pervenire – nell’anno – a sequestri di patrimoni e disponibilità finanziarie per circa 30 milioni €, mentre le proposte di sequestro / confisca di beni complessive ammontano a € 288 milioni.

I controlli mirati al contrasto del lavoro sommerso hanno evidenziato posizioni irregolari per 526 datori di lavoro, risultati utilizzare complessivamente 1.521 lavoratori “in nero” e/o “irregolari”.

Gli interventi a contrasto dell’evasione delle Accise hanno fatto scoprire 264 responsabili della sottrazione fraudolenta all’accertamento dell’imposta di prodotti petroliferi per quasi 33.539 tonnellate. Altre 678 tonnellate di carburanti, destinate alla stessa forma di contrabbando, sono state sequestrate.

Il contrasto al gioco ed alle scommesse illegali è stato portato avanti con 296 controlli, nel cui ambito sono stati sequestrati 303 tra apparecchi elettronici e postazioni destinati al gioco clandestino, nonché denunciati 32 soggetti per irregolarità nell’esercizio di attività del genere.

L’azione nel comparto è stata completata con 46.612 interventi condotti nell’ambito del controllo economico del territorio e del mare, tra i quali si segnalano: 33.456 controlli sulla emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali; 10.675 controlli sui trasporti delle merci e 840 rilevazioni di indici di capacità contributiva.

Contestualmente, sono state attuate varie iniziative di coordinamento, cooperazione e scambio informativo con l’Agenzia delle Entrate e con gli altri Enti istituzionali impegnati nel settore, al fine di favorire il processo di “compliance fiscale” in corso ed il rapporto di collaborazione tra Fisco e Contribuente.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA E DELLA LEGALITÀ NELLA P.A..

La lotta agli sprechi e la vigilanza sui flussi di finanziamenti comunitari, nazionali e regionali, mirati al sostegno delle imprese e del lavoro, alla realizzazione di opere e alla fornitura di servizi essenziali alla collettività, ha visto i Reparti siciliani del Corpo disimpegnarsi attraverso investigazioni che hanno riguardato:

  • incentivi alle imprese, agli operatori della formazione, alle aziende agricole e della pesca, per complessivi 230 milioni € circa, con 390 indagini concluse segnalando frodi per 127 milioni € e responsabilità penali a carico di 824 soggetti;
  • appalti e forniture pubbliche, per oltre 120 milioni € totali, con 197 investigazioni che hanno evidenziato irregolarità su flussi di spesa pari a 58,5 milioni € e responsabilità penali a carico di 147 soggetti;
  • spesa sanitaria, previdenziale e per prestazioni sociali agevolate, con 958 controlli dai quali sono emersi 861 violazioni, per un’indebita spesa pubblica di 22,4 milioni €.

La stretta collaborazione con la Procura Regionale della Corte dei Conti nella lotta agli “sprechi” di risorse pubbliche in Sicilia, attraverso segnalazioni d’iniziativa o accertamenti svolti su richiesta di quell’Autorità contabile, ha fatto emergere 258 casi di danno erariale per oltre 243 milioni € complessivi, per i quali sono state individuate responsabilità amministrative a carico di 919 soggetti.

I reati e gli illeciti volti a minare la “legalità nella Pubblica Amministrazione”, sono stati affrontati con la scoperta violazioni a carico di 467 soggetti, di cui 24 tratti in arresto, tra i quali figurano 177 funzionari pubblici. Più in dettaglio:

  • il peculato accertato ammonta a circa 10,8 milioni €;
  • le condotte corruttive/concussive quantificate sono pari a circa 1,8 milioni €;
  • le violazioni di abuso d’ufficio, sono state contestate a 265 persone, di cui 6

Contestuali indagini finanziarie e patrimoniali, mirate al recupero delle risorse sottratte con frode alla collettività, hanno permesso il sequestro di beni per oltre 21,6 milioni €.

Anche in questo settore, preziosi sono risultati i diversi accordi volti a rafforzare lo scambio di informazioni e la cooperazione con gli altri Enti interessati dalla gestione di fondi pubblici in Sicilia, che si conta di implementare ancora nel 2017.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E AGLI ILLECITI ECONOMICO- FINANZIARI.

L’aggressione delle ricchezze accumulate con proventi derivanti dai traffici illeciti o da condotte tipicamente mafiose, si è sviluppata in indagini economico-patrimoniali nei confronti di 193 soggetti, di loro familiari e/o prestanome nonché delle imprese agli stessi riconducibili, per un totale di 1.345 persone fisiche e 296 persone giuridiche.

I provvedimenti di sequestro eseguiti su disposizione dell’A.G., in conseguenza di indagini svolte dal Corpo ai sensi delle norme antimafia, hanno riguardato 263 soggetti, cui sono state sottratte risorse (quote societarie e disponibilità finanziarie per 12 milioni €, 465 immobili e 62 aziende), per un valore complessivo di oltre 176 milioni €.

In esito ai connessi procedimenti giudiziari, inoltre, nel 2016 si è pervenuti alla confisca di beni per complessivi 314 milioni €.

Le stesse indagini hanno portato alla denuncia all’A.G. di reati connessi alla c.o. nei confronti di 128 persone, di cui 6 sono state arrestate e tra le quali 89 sono risultate responsabili di condotte mirate al “trasferimento fraudolento” di beni, finalizzato a sottrarre le disponibilità dei criminali alle misure ablative previste dalla normativa di settore (art. 12quinquies del D.L. 306/92).

Le indagini dedicate al riciclaggio, mediante l’analisi di flussi finanziari sospetti e movimenti di capitali risultati illeciti per 57,5 milioni €, hanno consentito di rapportare all’A.G. responsabilità nei confronti di 33 soggetti, di cui 10 tratti in arresto.

915 sono invece, le segnalazioni di operazioni sospette pervenute dalla Banca d’Italia approfondite sul territorio siciliano, di cui 7 associate a possibili contesti  di finanziamento del terrorismo.

Il contrasto dei reati fallimentari, bancari finanziari e societari, si è sviluppato in indagini che hanno portato alla denuncia per:

  • “bancarotta” di 244 soggetti – di cui 17 arrestati – ed al sequestro di beni, distratti con frode alle procedure per il ristoro dei creditori, per 15 milioni €;
  • attività usurarie, riscontrate a carico di 40 soggetti – di cui 3 arrestati;
  • reati connessi all’illecita intermediazione bancaria e finanziaria, di 24

Il contrasto ai fenomeni che causano l’inquinamento dei mercati siciliani, quali l’abusivismo e l’immissione in commercio di prodotti pericolosi per i consumatori, a danno del made in Italy e/o i marchi, industriali e delle aziende agroalimentari, oltre che dei diritti della proprietà intellettuale, è stato affrontato con 957 interventi ispettivi e mediante lo sviluppo di 228 indagini delegate dall’Autorità giudiziaria, mirate anche ad acquisire preziosi spunti investigativi per ricostruire le filiere di commercio illecito che assumono, spesso, caratteri di trasnazionalità e consentono a vere e proprie consorterie criminali organizzate di conseguire rilevanti volumi d’affari.

In esito a tale operatività, i Reparti del Corpo hanno individuato 354 violazioni complessive – tra queste 60 per abusivismo commerciale – e sequestrato oltre 14 milioni di prodotti illegali di ogni genere (soprattutto: 5 milioni di giocattoli; 2,8 milioni di capi di abbigliamento ed accessori moda; 3,7 milioni di prodotti dell’elettronica; 25 tonnellate di generi alimentari).

Violazioni penali correlate a tale fenomenologia di illeciti sono state contestate complessivamente a 746 persone, di cui 3 tratte in arresto, e cospicue sanzioni amministrative sono state irrogate – o segnalate alle Amministrazioni competenti – nei confronti di 275  imprese.

I 184 interventi in materia di “contrabbando di sigarette” hanno consentito di pervenire all’arresto di 11 persone ed alla denuncia di ulteriori 63, responsabili di violazioni penali alle norme che tutelano i monopoli sui tabacchi, con il sequestro di quasi 1.500 Kg di prodotto illegalmente messo in commercio sull’Isola.

POLIZIA DEL MARE

Ovviamente, significativo rilievo assume, nel contesto siciliano, la proiezione “in mare” del dispositivo operativo del Corpo, assicurato dalle articolazioni della componente aeronavale Regionale.

Infatti, l’azione di presidio sulle acque territoriali e le coste dell’Isola, nonché di supporto alle articolazioni investigative, affidato alle Sezioni Operative Navali e alla Sezione Aerea, nel 2016 è risultato fondamentale nell’azione a contrasto dei traffici illeciti legati:

  • agli stupefacenti, nel cui ambito sono stati sequestrati oltre 421 Kg. di hashish e marijuana; 5 Kg. di cocaina e 8 mezzi adibiti all’illecito trasporto di stupefacente, denunciando 432 persone, delle quali 94 arrestate;
  • all’immigrazione clandestina, che ha fatto registrare l’arresto di 121 soggetti, oltre al sequestro di 8 imbarcazioni, nell’ambito dell’operazione internazionale Triton 2016, in cui i mezzi e gli uomini del Corpo hanno contribuito a trarre in salvo oltre 400 migranti provenienti dalle coste nord africane;
  • all’ambiente, con la scoperta di 7 discariche abusive, il sequestro di 183 tonnellate di rifiuti industriali illegalmente smaltiti e la segnalazione all’A.G. di 84 responsabili di violazioni penali.
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