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ROSALIA, E LUCE SIA! installazione site specific di Angelo Cruciani A cura di Stefania Morici

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Palermo 4 settembre 2022 ore 21,00 Santuario di Santa Rosalia Montepellegrino. Dopo la rosa di 5000 candele dinanzi alla Cattedrale nascerà un giglio luminoso a Montepellegrino. Chiunque potrà accendere il suo cero al termine dell’“acchianata”: domenica sera un giglio di luce illuminerà il Santuario di Santa Rosalia

Rosa et Lilium, ovvero rose e gigli, ovvero Rosalia. Il nome della santa patrona di Palermo, secondo l’etimologia di origine latina potrebbe essere composto proprio da questi due fiori, simbolo di purezza e regalità. Se si segue l’iconografia classica, alla vergine romita che si ritirò a Montepellegrino sarebbe dedicata la rosa, ma in pochi ricordano anche il giglio. Insomma, una santa il cui nome nasce dai fiori, può soltanto essere leggera e dolcissima: e così la immagina lo stilista e artista Angelo Yezael Cruciani Shi che poco meno di due mesi fa ha fatto nascere la bellissima rosa di cinquemila candele sul sagrato della Cattedrale per rendere omaggio alla patrona nei giorni precedenti il Festino ritrovato. Ma l’iniziativa ha avuto un successo spropositato e ha suscitato un moto collettivo, un bisogno di accendere una luce (sebbene piccina, una candela, appunto) seppure per pochi minuti, in un periodo profondamente incerto. Tanto che si sono levate tante voci perché si ripetesse: e si è deciso di portare l’omaggio floreale proprio “a casa” della Santuzza. Non sarà più una rosa, ma un giglio e domenica sera (4 settembre, alle 21) fiorirà e sarà benedetto sul sagrato del Santuario di Montepellegrino, nel punto dove giungono i pellegrini che in questi giorni partecipano alla tradizionale “acchianata”, l’ascesa al monte sacro che è anche una ricerca di verità e di fede.

Chiunque vorrà potrà accendere il suo cero e partecipare all’installazione, alla fine il giglio nascerà dalla condivisione, dalle mille mani che virtualmente abbracceranno la santa. E considerando quanti devoti – uomini e donne di ogni categoria sociale, giovani, adulti, ragazzi, professionisti e operai, residenti e immigrati – salgono a Montepellegrino, ognuno con una preghiera, una richiesta, un voto da offrire alla santa, è facile immaginare che il “giglio” nascerà veramente da un atto collettivo di amore.

Il secondo e ultimo capitolo di “Rosalia, e luce sia”, ideato da Stefania Morici e Angelo Cruciani, ha già ricevuto il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, dell’Arcidiocesi e del Santuario di Santa Rosalia, dell’Assessorato comunale alle politiche culturali e dell’Assemblea regionale siciliana; è prodotto e organizzato da Arteventi in collaborazione con la Settimana delle Culture, con la collaborazione tecnica di Agostino Danilo Reale, FRD architetti e Cereria Gambino; e il supporto dell’Istituto don Calabria e del Centro studi Opera don Calabria. Partner tecnico Palazzo Arone.

“Anche dinanzi al Santuario di Santa Rosalia, come è già avvenuto dinanzi alla Cattedrale, nascerà un omaggio alla nostra “Santuzza” – dice il reggente del Santuario, don Marco Grosshloz – un fiore di luce,

Com. Stam./foto

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