Terrorismo: SIULP, plauso ai colleghi ma occorre intervento straordinario del governo

Esprimo plauso per l’ennesima brillante operazione di antiterrorismo, condotta grazie all’alta professionalità del Servizio Centrale Antiterrorismo e di tutti gli uffici periferici che vi hanno partecipato, frutto non solo del grande acume investigativo di questi poliziotti, ma anche del prezioso apporto del nostro sistema di prevenzione e controllo del territorio che è sempre efficiente ed efficace nonostante le oggettive limitazioni derivanti dall’insufficienza delle risorse e degli organici anche a seguito dei numerosi passi in avanti compiuti negli ultimi anni per “parare” i danni nefasti prodotti dai tagli orizzontali operati negli ultimi dieci anni.

Ringrazio il Procuratore nazionale Federico Cafiero de Raho, non solo per le parole di lode che ha voluto indirizzare all’antiterrorismo della Polizia di Stato, ma anche per la preziosa ed efficace regia con cui l’A.G. ha coordinato questa brillante operazione.

Lo dice Felice Romano Segretario Generale del Siulp, commentando gli arresti degli esponenti riconducibili al terrorismo islamico e collegati ad Anis AMRI.

Questo ennesimo brillante risultato, continua Romano, ripropone con forza quello che il SIULP denuncia da sempre rispetto ad una minaccia di radicalizzazione che si sta affermando nel nostro Paese e che, fatalmente. si mostra ogni giorno più intensa e insidiosa. Ovvero la necessità, nelle more che il rafforzamento del coordinamento tra le diverse Forze di Polizia continui a rappresentare margine insormontabile contro tutti i possibili atti terroristici, di investire di più e immediatamente, non solo in intelligence ma soprattutto sul controllo del territorio e del web.

Ecco perché, allora, è indispensabile arrestare il processo di chiusura dei presidi di prossimità e quelli della polizia delle telecomunicazioni, investendo immediatamente in risorse tecnologiche e strumentali accompagnandole con arruolamenti straordinari che diano forze nuove per contrastare questa minaccia.

Ci aspettiamo, conclude Romano, che le promesse che abbiamo sentito in campagna elettorale, diventino concrete e reali oltre che immediate. Questo è il compito che spetta alla politica e da essa le donne e gli uomini in uniforme si aspettano risposte concrete ed immediate.

Com. Stam.