Trovato morto ieri sera in Ucraina un ex deputato molto vicino all’ex presidente filorusso Victor Yanukovic. Il corpo senza vita di Oleg Kalashnikov è stato ritrovato nella serata di ieri sul pianerottolo della sua abitazione. Ancora non sono chiare le dinamiche dell’omicidio ma sembra che l’uomo sia morto a causa di alcuni colpi di arma fuoco esplosi mentre stava rientrando. Secondo le autorità competenti però, non è ancora certo che si possa parlare di omicidio poiché alcuni elementi potrebbero indicare un suicidio. Il fattaccio si tinge di giallo per almeno un paio di ragioni: la prima è il fatto che Oleg Kalashnikov era uno degli uomini forti del vecchio regime ancora in vita, e più volte, nell’ultimo periodo, aveva dato contro al nuovo governo di Poroshenko. Probabilmente sapeva molte cose sul meccanismo di finanziamento del movimento filorusso anti-Maindan. La seconda ragione è più inquietante: sono almeno sette infatti gli alleati del deposto presidente Yanukovic morti negli ultimi tre mesi. Tutti morti in presunti suicidi. I loro nomi erano: Oleksandr Peklushenko, ucciso con un colpo di pistola alla gola; Stanislav Melnyk, 53 anni, anche lui ucciso da un colpo di pistola e ritrovato morto nel bagno di casa; Mykhaylo Chechetov, suicidatosi lanciandosi da una finestra del diciassettesimo piano; Serhiy Valter, trovato impiccato; Oleksandr Bordyuh trovato morto in casa e Oleksiy Kolesnyk, ritrovato impiccato. Nel caso dell’ex deputato di opposizione ucciso ieri sera, vi erano state anche delle minacce legate alle sue esortazioni a festeggiare il 70/mo anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista.
di: M.Mariani
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