Una domenica pomeriggio al circo Greca Orfei

Sono le 16.30 , si accendono i riflettori sulla pista, dopo che i bimbi l’hanno attraversata a cavallo dei pony. È domenica pomeriggio e il giornale L’Ora è presente con la sua telecamera per regalare al pubblico uno sguardo divertente e di stupore sulla kermesse.

Un’arte che si tramanda da generazioni, una vita disegnata all’insegna della professionalità, dell’educazione. Un’arte che si tramanda sin da bambini per questa disciplina antica, che è sempre attuale e divertente, anche per i nostalgici del passato, come non ricordarsi di quando da bambini non si aspettava altro che il momento di andare al circo per sorridere e divertirsi.

Bene, quest’arte, grazie agli artisti del circo Greca Orfei, composte dalle dinastie Mavilla e Martini, e di tanti altri artisti di fama internazionale, ancora oggi stupisce anche gli adulti, con uno spettacolo adatto a tutta la famiglia. Un circo che resterà allestito sino al 3 febbraio a Palermo, in viale dell’Olimpo.

Un circo come era all’origini, intatto, come un mondo magico, dove oltre agli artisti, fanno da protagonisti gli animali: si vedono sfilare in pista con una fantasia: cavalli, cammelli, pony, struzzi, lama, leoni e tanti altri animali.

Ci sono gli acrobati, come Elis Togni, della dinastia Togni, o la siciliana Danila Di Simone con la sua performance di pole dance. E ancora il siracusano mago George e i clown “I cardinali” del Portogallo. C’è il domatore di leoni, c’è Joseph Mavilla con i suoi cavalli in libertà oppure la donna laser Dayana Martini. Ma non è finita perché i più piccoli possono ammirare dal vivo anche il transformers bumblebee. E poi dalla Russia Ivan Slavovich l’uomo proiettile, che viene lanciato con un potentissimo cannone a più di 17 metri di distanza.

Insomma performance accattivanti, entusiasmanti. Esibizioni che tolgono il fiato o che regalano un sorriso grazie alla bravura degli artisti. Il tutto in un’atmosfera magica che fa rivivere la gioia nel cuore e l’entusiasmo come se si guardasse lo spettacolo con gli splendidi occhi di un bimbo.

di Mauro Faso