Un video che circola sulla rete internet mostra una bambini dell’età di 6 anni che rivendica l’uccisione di ben 400 miliziani dello Stato Islamico. Il video è stato girato dal YPG (Unità di protezione del popolo), un movimento curdo che ha per scopo la liberazione del proprio territorio dai terroristi dell’ISIS. Nel video la bambina viene ripresa accanto ad un fucile mitragliatore mentre sparava verso una direzione. L’uomo che la riprende gli pone delle domande tra le quali verso chi starebbe sparando. Il commento della bambina è “verso l’ISIS”. Naturalmente non si può affermare sull’attendibilità o meno del video, la lingua è senz’altro araba ma non si riesce a distinguere il luogo in cui si trova e verso chi la bambina stia sparando. Il dato veramente preoccupante però è il sempre più utilizzo dei bambini nei conflitti armati. Bambini che non giocano con bambole o pupazzi bensì con armi. Da tempo si pensava che i curdi non utilizzassero nella guerra i bambini. Questo video ora afferma il contrario. Infatti seppur la bambina non abbia, come dichiara nel video, ucciso i miliziani dello Stato Islamico, viene utilizzata in modo propagandistici dallo stesso movimento curdo. L’utilizzo di donne in guerra sarebbe giustificato, e rappresenta una vera preoccupazione per i miliziani dell’ISIS, dal fatto che, secondo l’interpretazione da loro data al Corano, se uccisi da una donna non saranno premiati nell’aldilà da 72 vergini.
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