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Omicidio ROCCHELLI Andrea e MIRONOV Andrej: Arrestato Italo/Ucraino

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Il 30 giugno 2017 a Bologna, personale del R.O.S. – Reparto Anticrimine di Milano, unitamente a personale del Comando Provinciale Carabinieri di Pavia, dava esecuzione a Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Pavia, su richiesta della Procura della Repubblica di Pavia nella persona del Sost. Proc. Dott. Andrea ZANONCELLI, traendo in arresto un cittadino Italo/Ucraino, poiché ritenuto responsabile, in concorso con altri allo stato non ancora identificati, dell’omicidio del foto-reporter italiano ROCCHELLI Andrea, dell’interprete russo MIRONOV Andrej e del ferimento del foto-reporter francese ROGUELON William, fatti avvenuti il 24 maggio 2014 a Sloviansk (Ucraina).

Il foto-reporter ROCCHELLI Andrea si trovava in Ucraina, nella regione del Donbass per documentare il conflitto interno in corso tra le forze regolari Ucraine e le milizie separatiste filo russe, dell’Autoproclamata Repubblica Popolare del Donetsk, e nello specifico per documentare le vittime civili del citato conflitto. ROCCHELLI era noto in tale ambito lavorativo per i molteplici reportage realizzati, sempre in zone di conflitto e sempre tesi a documentare il ripercuotersi di tali eventi sulle popolazioni civili. Andy si trovava in Ucraina dall’inizio del mese di maggio 2014, unitamente all’interprete russo MIRONOV Andrej, anch’esso vittima dei fatti del 24 maggio 2014, fatti nel corso dei quali perdevano la vita entrambi e rimaneva ferito il foto-reporter francese ROGUELON William.

L’attività d’indagine, intrapresa inizialmente dal Nucleo Informativo Carabinieri di Pavia e poi successivamente condotta dal R.O.S. di Milano, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Pavia, nella persona del Proc. Aggiunto Mario VENDITTI e dal Sost. Proc. Dott. Andrea ZANONCELLI, accertava la responsabilità da parte dell’italo/ucraino negli eventi che portavano alla morte di ROCCHELLI Andrea, di MIRONOV Andrej ed al ferimento del francese ROGUELON William. Il giovane, alla fine dell’anno 2013, rispondeva al richiamo della madre patria tornando in Ucraina e prendendo parte agli scontri di Piazza Maidan in Kiev. Dopo tali eventi lo stesso si arruolava nei neo-istituiti Battaglioni di volontari, inseriti nella Guardia Nazionale, alle dirette dipendenze del Ministero dell’Interno Ucraino. Lo stesso veniva stanziato sulla collina Karachun, alle porte della cittadina di Sloviansk, altura dalla quale il 24 maggio 2014, tramite armi a ripetizione e colpi di mortaio, veniva aperto il fuoco indiscriminatamente verso i tre foto-reporter, cagionandone la morte ed il ferimento.

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