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Cinema Rouge et Noir Torna la rassegna cinematografica “Scoprir

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Palermo: Torna la rassegna cinematografica “Scoprir”: in programma 10 film, con due proiezioni giornaliere in lingua originale e sottotitoli in italiano dal 20 al 24 novembre 2023 Cinema Rouge et Noir Ingresso libero fino a esaurimento posti

L’edizione 2023 della mostra cinematografica Scoprir, ideata dall’Instituto Cervantes di Roma, giunge a Palermo ospitata al cinema Rouge et Noir (piazza Verdi, 8), dal 20 al 24 novembre. 

In programma due proiezioni al giorno (ore 15.30 e 17.15) per un totale di 10 titoli, alcuni in prima nazionale, che spaziano tra generi diversi.

Scoprir è un’ampia vetrina che offre al pubblico un panorama multiculturale del mondo ispanico e della sua vivace scena cinematografica anno dopo anno.

Organizzata in collaborazione con le Ambasciate in Italia di Cile, Cuba, Ecuador, Repubblica Argentina, Messico, Panama, Perú, Venezuela, Uruguay, la rassegna presenta opere in lingua originale con sottotitoli in italiano, in rappresentanza di altrettanti paesi. Le proiezioni vedranno la partecipazione degli alunni della Cattedra di Letterature ispano-americane dell’Università degli Studi di Palermo, coordinati dalla prof.ssa Giovanna Minardi.

Si comincia lunedì 20 novembre (ore 15.30) con Rendir los Machos, del regista spagnolo David Pantaleón.

Rendir los machos è un viaggio di oltre 100 km a piedi in una landa deserta con i sette caproni più rinomati dell’isola di Fuerteventura… e due fratelli che si odiano. Alejandro e Julio sono i fratelli maschi della famiglia Cabrera, la più rispettata famiglia di allevatori e produttori di formaggio del nord dell’isola. Don Guillermo, il patriarca della famiglia, e i suoi due figli non si parlano da molti anni. Dopo la divisione, la cura del padre e dell’azienda passa ad Alicia, l’unica figlia. Quando il padre muore, impone un testamento affinché i suoi figli possano ricevere l’eredità. 

A seguire (17.15) Plaza Catedral del regista panamense Abner Benaim

Alicia aveva una vita perfetta e l’ha persa. Suo figlio di sei anni è morto in un incidente. Il suo dolore è carico di senso di colpa, un senso di colpa che l’ha portata ad allontanarsi dalla società, dalla vita matrimoniale e da se stessa. 

Alicia vive a Casco Antiguo, una ricca enclave coloniale circondata dai quartieri più poveri di Panama. Lì incontra Chief, un ragazzino di strada di 13 anni che guarda le auto e vuole essere pagato. 

Alicia, infastidita, si tiene a distanza. Una sera Chief arriva a casa di Alicia sanguinante per una ferita d’arma da fuoco e la prega di farlo entrare. 

Fino a che punto ti spingeresti per aiutare uno sconosciuto?

Martedì 21 ci sono in programma rispettivamente: il film peruviano La danza de los Mirlos del regista Álvaro Luque.

La più rinomata band di cumbia amazzonica, Los Mirlos, nasce dalla sintesi di un genere musicale che trae ispirazione dall’ancestrale, dalla famiglia e dall’esplorazione di altri ritmi, come il rock psichedelico degli anni ’60. Insieme al leader e cantante della band, Jorge Rodríguez, intraprendiamo un viaggio nel cuore dell’America Latina.

A seguire il film messicano Mi no lugar del regista Isis Ahumada Monroy.

Mi no lugar è un viaggio attraverso lo sradicamento, che porta Jonathan a vivere in luoghi stranieri che lo rifiutano. È un adolescente che migra da Guerrero a Colima, guidato dall’illusione dei suoi genitori lavoratori della canna da zucchero, che lo motivano a studiare alla scuola secondaria e a ricongiungersi con loro. Tuttavia, le barriere della disuguaglianza fanno sì che Jonathan si unisca al ciclo infuocato della raccolta della canna da zucchero, e con esso attraversi i paesaggi dello sfruttamento.

Mercoledì 22 novembre si alternano il film uruguaiano Ida Vitale  della regista María Arrillaga.

Una giovane donna del ’99: Vitale. Perde il suo grande amore, torna a casa dopo quarant’anni di esilio, riceve il più importante premio letterario in lingua spagnola e parte in tournée. La poetessa uruguaiana Ida Vitale viaggia senza allontanarsi da se stessa, attenta a ciò che nessuno vede. Dalla A alla Z, si muove all’interno di una lenta parentesi: un tour ricco di tappe inedite.

A seguire il film dei registi ecuadoregni Enrique Boh Serafini e Manuela Boh Constante Los ángeles no tienen alas. In una comunità afro-discendente dell’Ecuador, Adelaida si confronta con il fratello Angel che arriva a vendere la proprietà di famiglia. I fratelli fanno un patto: Angel lascerà il villaggio se otterrà la sua parte di denaro prima della morte del padre, che sta molto male. Con l’aiuto di Pâe Gamboa, un parroco, Adelaida cercherà di raccogliere il denaro necessario, ma un’azienda di legname si offre di pagare il fratello il doppio.

Giovedì 23 novembre in programma il film argentino La chica nueva del regista Micaela Gonzalo.

Jimena si reca a Rio Grande, sull’isola della Terra del Fuoco, nell’estremo sud dell’Argentina, per incontrare il fratellastro Mariano. Quasi senza soldi per il biglietto, riesce a raggiungerlo con l’unica speranza che questa regione manifatturiera la accolga. Il vento, il freddo e il complesso contesto di crisi economica sono la cornice in cui Jimena svilupperà l’empatia e l’appartenenza alle persone che la circondano per potersi finalmente riconoscere. 

Il film fa parte del programma del Cinema delle Donne Sudamericane 2023, una manifestazione nata con l’obiettivo di dare visibilità, promuovere e proiettare film indipendenti di registe sudamericane, film che non hanno ancora trovato distribuzione in Europa.

A seguire il lungometraggio cileno Mensajes privados del regista Matías Bize.

Storie dall’intimità di uno spazio privato. Come siamo madri, padri o figli. Storie di dolore, di speranza, di amore o di come affrontare ciò che non è mai stato affrontato. Appunti visivi che compongono un film sul nostro essere e su ciò che diciamo quando tutte le certezze crollano.

Per l’ultimo giorno di rassegna, venerdì 24 novembre, in programma il film venezuelano Qué buena broma, Bromelia del regista Efterpi Charalambidis

Bromelia, quarantenne e ancora single, si innamora di Pedro, il venditore di tessuti arrivato nel negozio di abiti da sposa che è stata l’attività di famiglia fin da quando era bambina. Questa volta tocca a lei realizzare, insieme alle sorelle ormai sposate, il proprio abito da sposa. Ma Pedro non si rivela il compagno di vita che desiderava e la notizia della gravidanza di un bambino affetto dalla sindrome di Down manda in frantumi i suoi sogni di donna felice e impone un cambiamento di rotta che mette alla prova il suo coraggio e la sua determinazione.

Chiude la manifestazione il film cubano Cuentos de un día más dei registi Fernando Pérez ValdésAlan González HernándezKatherine GavilánSheyla Pool PastorArturo SottoCarolina FernándezEduardo Eimil e Yoel Infante.

Il pluripremiato regista cubano Fernando Pérez dirige un nuovo progetto cinematografico basato su sei storie d’amore durante la pandemia.

Il lungometraggio di finzione è arricchito da racconti degli autori Rosa María Rodríguez Pupo, Katherine T. Gavilán, Carolina Fernández Vega, Joel Infante, Eduardo Eimil e Alan González.

Si tratta di un film che riunisce diverse prospettive sulle relazioni umane in questo periodo segnato dall’ansia dovuta all’impatto globale del covid-19.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.

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