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Esperimento SOX nei Laboratori del Gran Sasso. Favorevole o contrario?

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Pescara, 20 marzo 2018: il sito ProVersi.it dedica la pubblicazione settimanale al dibattito scatenatosi in seguito a un servizio mandato in onda dalla trasmissione televisiva “Le iene”, che ha acceso i riflettori sull’esperimento SOX.

L’esperimento SOX, che avrebbe dovuto avere luogo presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso – annullato il I febbraio 2018 ufficialmente per cause puramente tecniche – avrebbe rappresentato una potenziale svolta per la scienza e per molti rappresenta un’occasione persa, ma fin dall’inizio ha trovato la forte opposizione di ambientalisti e di alcuni partiti politici. I punti di maggior attrito non ruotano intorno al progetto in sé, ma alla specifica collocazione dei Laboratori, così come è stato evidenziato nell’intensa campagna mediatica, per cui, l’abbandono del progetto SOX si configura come una soluzione non definitiva del problema. La collocazione dei Laboratori su una falda acquifera e su un territorio ad alto rischio sismico ha reso i cittadini preoccupati per la propria salute e per l’ambiente, nonostante le rassicurazioni sull’assoluta sicurezza del progetto. Tali paure sono sorte anche a causa di due episodi di contaminazione delle acque avvenuti nel 2002 e nel 2016, a seguito della sversamento accidentale di sostanze tossiche in uso nei Laboratori. In realtà, non sono mancate accuse di scarsa trasparenze, carenza di informazioni e dubbi sul possesso di tutte le necessarie autorizzazioni.

Tuttavia, non i rischi per la salute e l’ambiente, o la carenza di informazioni, o le discussioni sulla portata delle scoperte ha portato all’annullamento, ma l’impossibilità di realizzare il generatore di antineutrini basato sul Cerio 144 da parte del russo Mayak Production Association.
Ma le cause stesse dell’annullamento dell’esperimento SOX rivela dei lati oscuri: un rapporto completo dell’IRSN francese (Institut de Radioprotection et de Sûreté Nucléaire) sulla nube radioattiva di Rutenio 106, che ha interessato gran parte dell’Europa a settembre/ottobre 2017, cita chiaramente la produzione della sorgente di Cerio144 di SOX a Mayak come possibile fonte del problema. Anche la rivista scientifica “Science” ha avallato tale tesi, parlando di una presunta fuga radioattiva “misteriosa”, proveniente con molta probabilità dalla centrale nucleare russa di Mayak, di cui però non è mai stata data conferma dai sovietici.
Leggi la discussione: http://proversi.it/discussioni/pro-contro/180-esperimento-sox-nei-laboratori-del-gran-sasso
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Com. Stam. Fonte ProVersi

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